"Attendiamo il lavoro della giustizia
con discrezione, senza odio, né voglia di rivalsa". Alberto
Macchi, fratello di Lidia, la 23enne trovata morta nel 1987 nei
boschi del Varesotto, parla delle nuove indagini della Procura
Generale di Milano che sta per chiedere il processo per Giuseppe
Piccolomo, già condannato all'ergastolo per il 'delitto delle
mani mozzate'. "Lui - ha detto la figlia di Piccolomo, Tina - è
sempre stato un mostro di padre, un mostro di marito e un mostro
di uomo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA