(di Giuseppe Ercoli) (ANSA) - ARQUATA DEL TRONTO (ASCOLI PICENO), 28 APR - Inaugurata oggi ad Arquata del Tronto la cittadella delle attività produttive: una struttura in legno costruita nella zona industriale di Pescara del Tronto, nei pressi delle casette Sae dove abitano i terremotati. Ospita già un bar, un negozio di alimentari, una macelleria, un consorzio, una rivendita di vino e presto avrà un ristorante. E' anche la sede degli uffici della Cna e della Croce Rossa Italiana che hanno contribuito alla realizzazione della struttura insieme a Regione Marche, Camera di Commercio di Ascoli Piceno, Pirelli e Cassa Sovvenzioni e Risparmio. "Con l'inaugurazione di questa cittadella vediamo la vita, la speranza del territorio che adesso ha servizi sinora lontani chilometri" ha detto il sindaco Aleandro Petrucci -: rappresenta anche un fatto sociale, perché è un luogo dove rivedersi, soprattutto dopo un lungo periodo in cui tutti noi arquatani siamo stati disseminati in altri territori in attesa delle Sae". Era presente anche il vice sindaco di Norcia Pierluigi Altavilla. "Con la riapertura, seppur parziale del collegamento, in attesa di ripristinarlo completamente, abbiamo l'opportunità di tornare a quello scambio con la vicina Umbria che per noi rappresentava la quotidianità prima del terremoto del 2016. Questo non è l'inizio - ha sottolineato il sindaco di Arquata - la ripresa è già ricominciata con l'apertura a dicembre scorso della Tod's, che spero i fratelli Della Valle vorranno allargare così da dare lavoro ad altre persone. Fra un anno ripartirà anche l'Unimer: tasselli che per noi sono fondamentali per il futuro" ha concluso Petrucci, chiedendo però anche "un governo subito perché lo stallo penalizza le zone terremotate". "Non siete soli - lo ha rassicurato il commissario alla ricostruzione Paola De Micheli - noi ci siamo. Non ci sarà un nuovo governo, ma attraverso noi il governo è comunque sempre presente nelle zone terremotate". L'apertura della struttura con negozio e servizi è un segnale di speranza per il futuro. Ma la gente di Arquata è divisa tra voglia di ripartire e amarezza. Antonio Filotei gestiva una macelleria a Pescara del Tronto, venuta giù col terremoto. Nella cittadella ha un nuovo banco per le sue carni ma "siamo stati 18 mesi senza lavorare". Voglia di ricominciare, ma anche rabbia: "non stanno facendo niente. Non mi riferisco solo alla mancanza di infrastrutture, alla ricostruzione che non c'è, ma un po' a tutto". Ma Filotei e gli altri sono pronti a rimboccarsi le maniche. E il loro impegno - secondo il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli "rappresenta l'energia delle persone che amano il loro territorio, che vogliono tornare e ricostruire il loro percorso di vita. Questa energia dona a noi la forza di lavorare e impegnarci". "Ci sono delle misure che stanno dando i primi effetti positivi - ha sottolineato De Micheli -, con l'apertura di più di 500 cantieri di immobili che crescono di settimana in settimana. A breve prenderemo un'iniziativa legislativa per sbloccare la ricostruzione privata leggera: le istituzioni continuano senza soluzione di continuità ad occuparsi del terremoto".(ANSA).