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A Norcia sposi nonostante il sisma

Giovani e figlia vivono in container pur di non lasciare terra

(di Gianluigi Basilietti) (ANSA) - NORCIA (PERUGIA), 27 OTT - Due cuori e un container. Uno di quelli che in gergo vengono chiamati "mapre", che poi non sono altro che i moduli abitativi riservati agli agricoltori. E' qui che Stefano Di Giovambattista e Ilaria Ciminelli, 29 anni lui, 26 lei, hanno deciso di costruire il loro nido d'amore, assieme alla piccola Emma Benedetta di soli tre mesi. Sono convolati a nozze malgrado il terremoto e la casa dei sogni sconquassata. A fare da sfondo a questa ennesima storia di resilienza e attaccamento alla propria terra è la città di Norcia, una delle più martoriate dal sisma di due anni fa. "Dovevamo sposarci nel 2017 - racconta all'ANSA Stefano mentre è di ritorno dal viaggio di nozze - ma ci siamo ritrovati senza dove andare, al punto che per mesi abbiamo dormito dentro un camper e così abbiamo rinviato il nostro progetto di vita insieme a maggio scorso quando ci siamo detti sì". Spiega che la luna di miele è stata posticipata a questo ottobre "perché era in arrivo la nostra bimba e quindi l'abbiamo aspettata e abbiamo portato pure lei in crociera nel Mediterraneo". Stefano nella vita di tutti i giorni gestisce due imprese di famiglia, occupandosi di trasporto rifiuti e di agricoltura, mentre Ilaria adesso è impegnata a fare la mamma. "Non l'ho mai detto a nessuno - svela Di Giovambattista - ma il giorno dopo la grande scossa per un attimo nella mia testa è balzata l'idea di andarmene da Norcia e da questa terra così difficile, ma è stato solo un momento perché subito dopo stavo già pensando a come avrei potuto fare per ricominciare". "I primi mesi sono stati davvero complicati - racconta ancora il neo sposo - ma poi col tempo siamo riusciti a trovare un equilibrio. Certo non avremmo mai immaginato di sposarci e diventare genitori vivendo una situazione così, ma siamo ugualmente felici, intanto perché continuiamo a vivere qui e faremo crescere nostra figlia in questa terra meravigliosa". Terra che per Stefano e Ilaria significa tutto, al punto che proprio in mezzo un appezzamento agricolo hanno voluto festeggiare la loro unione. "Abbiamo montato una grande tensostruttura - racconta Stefano - e qui abbiamo allestito il banchetto nuziale".(ANSA).
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