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Ceriscioli, 1.100 interventi approvati

Ricostruzione lenta perché affrontata con strumenti ordinari

(ANSA) - ANCONA, 25 OTT - "Non sono moltissimi i progetti arrivati. Nelle Marche sono arrivate circa 4.500 richieste di ricostruzione, di queste 1.100 circa hanno finito il percorso burocratico". Un numero molto basso se si considera che "4.500 pratiche corrispondono a neanche il 10% di quelle che potrebbero essere processate complessivamente (ossia 45mila)". A fornire i numeri sulla ricostruzione, a quasi due anni dalle scosse del 26 e del 30 ottobre 2016, è il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli, intervenuto a Effetto Giorno su Radio 24, sottolineando che c'è un "problema normativo" che impedisce di procedere velocemente. "Il numero non è altissimo per tante ragioni - ha spiegato - di cui una è sicuramente la difficoltà per molti di approcciare il percorso con vincoli importanti. La ricostruzione è stata fatta ancora oggi in gran parte con strumenti normativi ordinari, la richiesta di tutto quello che riguarda una costruzione assomiglia a quello che si fa abitualmente, diciamo in tempo di pace, quando uno presenta un permesso. Chi ha avuto a che fare con l'ufficio urbanistica di una qualunque città d'Italia - ha aggiunto il presidente della Regione Marche - sa cosa vuol dire portare avanti una pratica edilizia. Il terremoto non ha avuto particolari semplificazioni, la più significativa è molto recente, questo 20% di deroga di difformità che la casa può avere. Permette se non altro di non dover fare tutte le procedure relative alla sanatoria delle parti difformi visto che, solo in termini di tempo, una sanatoria porta via da sola tranquillamente 6 mesi".(ANSA).
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