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Le prime 12 casette a San Ginesio nel centro storico

Ceriscioli, consegnate già 579, richiami a ditte 'assenteiste'

Con la neve sulle montagne attorno, vedersi consegnare la chiave di una casetta ad un anno dal terremoto ha fatto tirare un sospiro di sollievo a 28 sfollati di San Ginesio (Macerata), nel versante maceratese del sisma. Le prime 12 Sae (Soluzioni abitative d'emergenza), allestite alle porte del centro storico, in viale del Tramonto, sono state assegnate nel corso di una piccola cerimonia dal presidente della Regione Luca Ceriscioli, l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti e il vice sindaco Eraldo Riccucci.

C'erano anche le associazioni che sono state vicine alla popolazione nell'emergenza, come il Gus-Gruppo umana solidarietà, la Croce rossa Italiana, la Caritas. Le procedure per l'assegnazione si sono svolte nella sala consiliare del nuovo Palazzo comunale, nell'ex Villa Giuffrè. ''Il nuovo Municipio - ha sottolineato Ceriscioli - sarà la casa di tutti, un punto di riferimento per la comunità. Un plauso va all'amministrazione comunale, che fa poche chiacchiere e lavora molto''. Con oggi, ha ricordato il presidente, ''nella regione siamo arrivati a consegnare 579 casette. Un numero importante se lo sommiamo alle 250 già finite, in attesa che si completino le opere di urbanizzazione''.

La battaglia per far sì che tutti i cantieri siano in funzione è un fatto quotidiano (ieri il capo della Protezione civile nazionale Angelo Borrelli, in visita qui vicino, ne aveva trovati alcuni deserti), e lo stesso Ceriscioli ha annunciato di aver disposto nuovi ordini di servizio ''per ditte che non volevano lavorare''. La neve e il freddo, soprattutto a Visso, Castelsantangelo sul Nera e nelle frazioni in quota, rappresentano un ulteriore ostacolo, ma l'invito di Borrelli è a fare ''ogni sforzo'' per velocizzare la posa delle Sae. Quanto alla ricostruzione vera e propria, Ceriscioli ha salutato con favore le norme per la semplificazione di quella privata contenute nella nuova ordinanza del Commissario Paola De Micheli. ''Serviranno - ha detto oggi - a far tornare a casa prima le persone sfollate''.

Soddisfatto il vice sindaco Eraldo Riccucci: ''Restituiamo ambienti domestici a tanti cittadini costretti a lasciare le proprie case e, in alcuni casi, anche il paese a causa del terremoto'' ha detto. ''Ci auguriamo che da qui riparta la ricostruzione. Noi siamo gente abituata a lavorare in silenzio, a lottare. Ce la faremo''.

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