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Anci, più potere intervento a sindaci

'Per popolazioni colpite ancora lontana vivibilità necessaria'

(ANSA) - ROMA, 29 GIU - "E' sempre più necessario il conferimento di poteri diretti di intervento ai sindaci nelle ricostruzioni del post terremoto": a chiederlo è il sindaco di Cosenza e delegato Anci a urbanistica e lavori pubblici, Mario Occhiuto. "Abbiamo già sperimentato come purtroppo le procedure per la ricostruzione riportino ritardi inaccettabili. Le popolazioni sopravvissute al sisma non riescono a recuperare in tempi ragionevoli né condizioni di vivibilità accettabile, né tantomeno i riferimenti essenziali delle rispettive comunità: luoghi, servizi, infrastrutture, posti di lavoro", ricorda Occhiuto. "La dispersione delle comunità in altri territori, a distanza di mesi, rischia di dissolvere le singole identità socio-culturali, mentre la mancata ripresa delle attività produttive aggrava l'azione distruttiva del sisma. Il chiarimento richiesto dal presidente Gentiloni al commissario Errani sui ritardi che si stanno accumulando nel centro Italia - prosegue Occhiuto - non tiene conto dell'insufficienza sistemica dell'approccio amministrativo e procedurale a una reale ricostruzione. Se ogni intervento operativo è subordinato a un altro adempimento, da parte di un altro soggetto, la cui azione è subordinata a un ulteriore adempimento, di un ennesimo soggetto, e così via all'infinito, il futuro dei luoghi colpiti dal sisma non può che essere la desertificazione". "La strategia vincente - suggerisce il delegato Anci - è l'operatività verso il basso, ovvero dallo Stato alla Regione, dalla Regione ai Comuni. Questi ultimi, dotandosi di un supporto finanziario ad hoc, di strumenti gestionali, urbanistici e tecnici, devono poter predisporre i progetti, appaltare i lavori e controllarne il buon esito". Quindi il sindaco, conclude Occhiuto, "dovrebbe essere nominato funzionario delegato della Regione".(ANSA).
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