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Via libri storici Sala Mappamondo Fermo

Per lavori post sisma, prima volta da apertura nel 1688

(ANSA) - FERMO, 15 NOV - Non era mai accaduto dal 1688, quando la Biblioteca comunale Spezioli di Fermo fu aperta al pubblico: la Sala del Mappamondo, nucleo originario e custode del patrimonio librario cittadino, viene in questi giorni completamente svuotata dei suoi 15 mila volumi storici per lavori di consolidamento e recupero post sisma. Un intervento complesso e articolato in più fasi. "Un'operazione a cuore aperto - secondo il sindaco Paolo Calcinaro - unica per la città e che permetterà un intervento di archiviazione esemplare. E poi, in confronto ai problemi della ricostruzione pubblica che si vedono intorno a noi, Fermo ha una prospettiva di riapertura per la prossima estate". Il patrimonio conservato nella Sala del Mappamondo è di grandissimo pregio ed ha portato negli anni la Biblioteca a partecipare a prestigiosi progetti nazionali ed internazionali. "Tra questi - ricorda la direttrice della Biblioteca Spezioli Maria Chiara Leonori - il progetto Mei sullo studio della circolazione libraria dei rarissimi esemplari delle edizioni del Quattrocento, coordinato dalla British Library; le collaborazioni con la Stanford University sul patrimonio storico medico; il riversamento di tutte le schede dei nostri cataloghi storici nell'archivio ministeriale della Biblioteca Digitale Italiana; l'inserimento delle oltre 15 mila edizioni del Cinquecento conservate in Biblioteca nel progetto nazionale 'Edit XVI'; il progetto di ricostruzione virtuale della biblioteca delle origini; i progetti di catalogazione e digitalizzazione sostenuti dalla Regione Marche". Oltre all'impegno del personale, alla collaborazione con gli uffici del Comune, al rapporto con le Soprintendenze, importante l'apporto di volontari del Servizio Civile Nazionale e del progetto "Non 3mo" per gli interventi post sisma. I lavori prevedono lo spostamento dei libri in appositi scaffali nella Pinacoteca attigua (con documentazione fotografica e riscontro topografico), interventi di ristrutturazione della Sala del Mappamondo, trattamento dei libri (verifica dello stato di conservazione, controllo ai cataloghi, annotazione dei libri proibiti o censurati, dei libri editi nelle Marche e dei libri di interesse medico, apposizione di particolari etichette tecnologiche antitaccheggio), spolveratura manuale a pennello a libro in mano in cappa aspirante di tutti i volumi da parte della ditta 'Premio' di Bologna e infine la ricollocazione nella sede originaria. Il Comune di Fermo ha chiesto un contributo straordinario alla Regione Marche, vista la eccezionalità e non ripetibilità delle circostanze, per ultimare la catalogazione informatizzata e la parziale digitalizzazione nel Servizio Bibliotecario Nazionale di circa 8.000 esemplari ancora da trattare. "Un grande impegno collettivo nello spirito di far nascere da un male un bene, da una calamità un'opportunità per tutti" conclude il sindaco Calcinaro. (ANSA).
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