(ANSA) - ANCONA, 8 GIU - "Nonostante il sisma i cittadini di San Ginesio vogliono ripartire e non rinunciano a celebrare domenica prossima la tradizionale rievocazione storica 'Il ritorno degli esuli e il giuramento della pace cittadina'". Così il sindaco di San Ginesio Mario Scagnetti presentando oggi ad Ancona la manifestazione, che a partire dal 1963 rinnova con cadenza triennale il patto di solidarietà stipulato da San Ginesio e Siena tra il 1450 e il 1460. All'epoca, infatti, 300 sanginesini decisero di sottrarre la loro città al dominio della Chiesa per riportarlo sotto quello dei Duchi da Varano, signori di Camerino. Scoperti ed esiliati si rifugiarono a Siena e con l'aiuto dei suoi abitanti ritornarono in 'patria', dove furono riaccolti e perdonati, siglando un patto di pacificazione sancito dal dono di un crocefisso trecentesco e da una serie di regolamenti comunali entrambi donati dai senesi, sui quali San Ginesio fondò la sua identità storica e il suo statuto politico. "Oggi, dopo il terremoto - ha spiegato l'assessore alla Cultura e al Turismo della Regione Marche, Moreno Pieroni - la rievocazione assume il significato particolare di rilancio di un territorio martoriato dal sisma, cui la presenza di Siena conferisce il valore aggiunto della solidarietà e della valorizzazione turistica. Vorrei allargare questo rapporto dalle due città alle due regioni, siglando un protocollo d'intesa tra le Marche e la Toscana e programmando già da ora un incontro per la fine dell'estate". Oltre alla rievocazione vera e propria, che si svolgerà domenica con i figuranti e i gonfaloni della città di Siena, cui si aggiungeranno in segno di solidarietà le delegazioni dell'Associazione Cavalcata di Fermo e quella della Corsa alla Spada e Palio di Camerino, il programma prevede già da domani processioni in auto, letture, incontri culturali e concerti legati all'evento. "Nonostante mille dei nostri concittadini siano sfollati (prima del sisma San Ginesio contava 3.500 residenti; ndr) e il 68% dei nostri edifici privati non sia ancora utilizzabile, abbiamo lavorato molto - ha detto Scagnetti - per rendere la città sicura e praticabile e siamo pronti a ricevere visitatori e turisti. Dopo la scossa del 30 ottobre avevamo quattro zone rosse, oggi solo alcune vie non sono praticabili, ma le apriremo definitivamente entro luglio". Il crocefisso senese, conservato nella Collegiata, uscirà ancora una volta dalla sua sede storica per ricordare oltre al ritorno degli esuli un altro terremoto sconfitto, quello che nel 1799 scosse la Marca, ma che causò pochi danni a San Ginesio, perché la croce protesse il paese divenendo oggetto di devozione e di protezione della città. (ANSA).