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Abusi casetta nonna Peppina, tre assolti

A Macerata sanatoria per casetta legno dopo ok Soprintendenza

(ANSA) - MACERATA, 29 OTT - Si è concluso con l'assoluzione piena dei tre indagati, in Tribunale a Macerata, il procedimento per abuso edilizio scaturito dalla vicenda post sisma che aveva avuto come protagonista nonna "Peppina" al secolo Giuseppa Fattori che compirà 97 anni tra pochi giorni. Nel 2016 l'anziana dovette abbandonare la casa danneggiata ma soffriva di nostalgia. La figlia Gabriella Turchetti e il genero Maurizio Borghetti, si rivolsero così a Giuseppe Galletti, titolare di una ditta edile, e su un loro terreno a San Martino di Fiastra, in area fabbricabile, fecero realizzare una casetta in legno. Da lì il procedimento penale concluso con l'assoluzione in quanto l'abuso, dopo l'ok della Soprintendenza, è stato sanato con un'ammenda di quasi mille euro pagata al Comune. Il procedimento venne avviato dopo un sopralluogo della Guardia di finanza che evidenziò l'assenza di connessione edilizia oltre alla presenza, nel luogo in cui si stava costruendo, di un vincolo paesaggistico. Il Comune emise ordinanza di sospensione dei lavori ma la costruzione proseguì. Il Pm ottenne dal Gip il sequestro del fabbricato dove nonna Peppina si era già insediata. L'anziana poté rientrare nella casetta di legno solo dopo l'approvazione, a fine novembre 2017, di un emendamento alla legge finanziaria (cosiddetta "norma salva Peppina") che aveva fatto da preludio al dissequestro. Sul fronte penale il procedimento era andato aventi davanti al giudice Vittoria Lupi (Pm Rocco Dragonetti) che ha infine constatato l'avvenuta sanatoria dell'abuso, dopo il benestare della Soprintendenza, e ha assolto gli imputati.
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