(ANSA) - MACERATA, 4 SET - Erano ancora abitate o non erano abitazioni "principali, abituali o continuative" bensì "utilizzate per vacanze estive o per brevi periodi", alcune delle case danneggiate dal sisma nel Maceratese. Sono le circostanze, emerse in un'inchiesta della Procura di Macerata ed eseguita dai carabinieri di Macerata e Camerino, che hanno portato alla denuncia di 50 persone per falsità ideologica di privato e indebita percezione del Cas (contributo di autonoma sistemazione) per complessivi 300mila euro nei Comuni di Tolentino, Urbisaglia, Colmurano, Cingoli e Pieve Torina. Le accuse derivano da una serie di controlli su pratiche evase in base ad autocertificazioni o perizie di consulenti di parte: esame di consumi elettrici e idrici, dati Inps, lavoro, assicurazioni, certificati medici e traffico telefonico. Sono state comminate sanzioni per oltre 17mila euro, interrotte erogazioni Cas illegittime, con restituzione di 23.100 euro, ed emessi decreti di sequestro di somme equivalenti alle indebite percezioni.