Il terremoto del 2016 ha coinvolto nelle Marche 87 comuni del cratere e lesionato edifici in altri 90, per un totale di 177 Comuni colpiti e 50mila edifici inagibili. Quanto agli effetti sull'economia, secondo un'analisi del Centro Studi Cna, "tra ottobre 2016 e aprile 2017 - dicono il presidente Gino Sabatini e il segretario Otello Gregorini - il fatturato delle imprese del cratere con meno di 20 addetti, ovvero la quasi totalità delle 27.616 imprese attive nelle aree colpite, è diminuito del 5%, mentre il fatturato delle imprese marchigiane è aumentato del 2,3%. Ci troviamo di fronte a una vera e propria emergenza produttiva e occupazionale che deve essere affrontata con provvedimenti straordinari e il coinvolgimento di tutti gli attori economici e sociali dell'area terremotata". La Cna presenterà le sue proposte all'Assemblea che si terrà domani ad Ancona. Presenti Paola De Micheli, Commissario straordinario per la ricostruzione, e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. L'indagine sulle imprese del cratere evidenzia come a pagare il prezzo più salato al terremoto siano state le aziende dei trasporti, con un calo del fatturato del 10%, mentre nelle Marche cresceva del 4,8%. I ricavi delle imprese manifatturiere sono crollati del 7% a fronte di una sostanziale stabilità nella regione. Molto male anche il commercio, che ha perso il 6,2% mentre nella regione il fatturato del settore è aumentato del 3,4%. Appena meglio i servizi (-4,7 contro una crescita nelle Marche del 3,7%) e l'edilizia, che perde il 3,5% ma è andata indietro anche nel resto della regione.