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Attesa'casette' nel Lazio e nelle Marche

Ad Amatrice finora 365,ad Accumoli 146 e 42 a Arquata del Tronto

(ANSA) - ROMA, 22 AGO - Le chiamano 'casette' o Sae (soluzioni abitative di emergenza) e chi ha perso la propria abitazione per il terremoto nel centro Italia le ha attese per mesi o le attende ancora. Tra Lazio e Marche ne sono state consegnate finora circa 550, la maggior parte nei comuni laziali colpiti dal sisma dello scorso agosto. Nei comuni di Amatrice e Accumoli, e nelle loro frazioni, proseguono i lavori per l'allestimento dei moduli realizzati dal Consorzio nazionale servizi (Cns): i formati sono 40, 60 e 80 metri quadri, adatti a qualsiasi condizione climatica e studiati per essere fruibili anche da persone disabili, è stato spiegato. Le Sae sono progettate nel rispetto della normativa antisismica e del risparmio energetico e sono predisposte anche per essere smontate o riconvertite. Nel Lazio sono 724 gli ordinativi emessi dalla Regione per coprire il fabbisogno nei due comuni colpiti dal terremoto. Su 20 aree (15 ad Amatrice e 5 ad Accumoli) i lavori sono già conclusi e 511 alloggi (365 ad Amatrice e 146 ad Accumoli) sono stati già consegnati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta. Nel comune di Amatrice il fabbisogno di Sae complessivo è pari a 526 alloggi distribuiti su 39 aree selezionate dal Comune. Nel comune di Accumoli il fabbisogno di Sae complessivo è pari a 198 alloggi distribuiti su 11 aree. Per fare fronte all'emergenza, prima dell'allestimento delle Soluzioni abitative in emergenza, la Regione Lazio ha messo a disposizione di allevatori e agricoltori 42 Moduli abitativi provvisori rurali di emergenza (Mapre) e 144 tra fienili e stalle per dare ricovero a bovini e ovini. Nei due comuni del Reatino sono previsti 50 villaggi urbanizzati, 33 dei quali sono stati già realizzati, 52 i negozi già consegnati nelle 4 aree commerciali in allestimento che ospiteranno 90 attività (79 ad Amatrice e 11 ad Accumoli) che con il terremoto hanno perso i loro punti vendita. Un'area destinata alla ristorazione, con 8 ristoranti, 3 dei quali già operativi, è stata realizzata a San Cipriano, una delle frazioni di Amatrice, ed è già aperta al pubblico, così come un supermercato di Amatrice. Nelle Marche sono 27 i comuni colpiti dal sisma che hanno chiesto le casette, per un totale di 1.800 soluzioni abitative. Attualmente sono in corso 78 cantieri. Tra queste, su 35 aree, 606 sono in fase di montaggio, 42 quelle già consegnate: 26 a Pescara del Tronto e 16 a Piedilama, entrambe frazioni di Arquata del Tronto. Nelle prossime ore ne saranno consegnate altre a Fiastra, Pieve Torina, Montecavallo in provincia di Macerata: il totale regionale salirà così a 85 Sae consegnate. In questi mesi diversi e molto consistenti sono stati i lavori per le urbanizzazioni delle aree, individuate dai sindaci e poi dichiarate idonee dal punto di vista idrogeologico utilizzando gli uffici di competenza della Direzione comando e controllo (Dicomac) della Protezione civile e della Regione Marche. Realizzare infatti le urbanizzazioni in montagna è complesso sia per la mancanza di servizi che per l'orografia dei terreni. Per questo il costo complessivo della prima fase di lavoro dei cantieri è stato, finora, di circa 70 milioni di euro. In consegna in un mese altre 54 a Borgo d'Arquata, 26 a Pretare. Diversi sindaci hanno già provveduto all'assegnazione delle Sae per i Comuni di Amandola, Camporotondo di Fiastrone, Castelsant'Angelo (area Gualdo), Cessapalombo, Force, Gagliole, Gualdo, Monte Cavallo, Muccia (area Costafiore), Pioraco, San Ginesio, San Severino, Sarnano, Serrapetrona, Treia, Valfornace. Per un totale di 612 casette. (ANSA).
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