(ANSA) - ROMA, 25 LUG - In Italia il 40% degli edifici di edilizia residenziale pubblica localizzati in zona sismica 1 (la più pericolosa) è stato costruito prima del 1980 e quindi non risponde agli attuali requisiti antisismici e necessita di interventi di miglioramento/adeguamento di particolare urgenza. E' quanto emerge da una ricerca presentata da Federcasa, l'associazione di categoria dei gestori delle case popolari. Sul totale di 2.760 edifici gestiti dalle aziende casa presenti nella zona sismica 1, 1.100 necessitano di interventi di miglioramento urgenti. Per adeguare questo patrimonio - spiega la ricerca 'Patrimonio edilizio e rischio sismico' - servirebbero dai 360 ai 400 milioni di euro. Il costo, tuttavia, potrebbe diminuire se si decidesse di realizzare una serie di interventi e modifiche tali da consentire di migliorare la capacità di resistenza alle azioni sismiche: per raggiungere l'80% di sicurezza occorrerebbero investimenti per 290-320 milioni; mentre per arrivare almeno al 60%, basterebbero 216-240 milioni. (ANSA).