Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sisma&Ricostruzione

  1. ANSA.it
  2. Sisma & Ricostruzione
  3. News
  4. Mazzette in ricostruzione, 10 arresti

Mazzette in ricostruzione, 10 arresti

Perquisizioni in Abruzzo, Marche, Campania e Puglia

(di Berardino Santilli)
(ANSA) - L'AQUILA, 19 LUG - Mazzette e incarichi a parenti e
amici per aggiudicarsi appalti pubblici nella ricostruzione
dell'Aquila: a oltre otto anni dal terremoto che causò
distruzione, 309 morti e circa 1.500 feriti, una nuova inchiesta
giudiziaria scuote quello che è considerato il cantiere più
grande d'Europa. Nei guai 35 persone, coinvolti funzionari
infedeli, anche di vertice, dei beni culturali abruzzesi con
sede nel capoluogo di regione, imprenditori e professionisti:
dieci sono finiti agli arresti domiciliari, a cinque è stata
notificata l'interdizione dall'esercizio dell'attività
professionale, altri 20 sono indagati.
Dalle intercettazioni telefoniche spunta anche un altro
imprenditore - dopo quel Francesco Piscicelli, in occasione del
sisma dell'Aquila - che "ride", così scrive il gip, parlando al
telefono con un suo dipendente, il geometra Leonardo Santoro,
delle future commesse del terremoto del centro Italia del 2016,
in particolare di Amatrice (Rieti): si tratta di Vito Giuseppe
Giustino, 65enne di Altamura (Bari), - ai domiciliari -
presidente del Consiglio d'amministrazione della società
cooperativa l'Internazionale. Come si legge nelle 183 pagine
dell'ordinanza di custodia cautelare firmata dal giudice
Giuseppe Romano Gargarella, dopo le nuove scosse di terremoto
"gli imprenditori monitorati da questo ufficio, tra i quali
hanno assunto un comportamento particolarmente cinico i
rappresentanti della società l'Internazionale, hanno cercato
nuovi incarichi, grazie ai rapporti diretti con i pubblici
funzionari". Il geometra Santoro, riassume il Gip, spiegava al
suo datore di lavoro "che presso il Mibact era stata creata
un'unità di crisi per valutare i danni ai beni architettonici.
Giustino, sentite le parole del Santoro - prosegue il gip
Gargarella - ha riso in maniera beffarda della nuova situazione
venutasi a creare, in quanto per l'impresa il nuovo sisma non
avrebbe potuto che portare nuovi introiti".
Perquisizioni e sequestri sono stati eseguiti dalle prime ore
della mattina dai carabinieri dell'Aquila, oltre che in Abruzzo,
in Campania, Puglia e Marche. Nel mirino 12 appalti pubblici
relativi ad edifici storici gestiti dal Mibact Abruzzo, tra cui
spicca il Teatro comunale, in pieno centro all'Aquila, ancora
non restituito alla città. Pesanti le accuse: gli indagati sono
ritenuti responsabili dei reati di concorso in corruzione per
l'esercizio della funzione, corruzione per un atto contrario ai
doveri d'ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità
materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici,
falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti
pubblici, nonché soppressione, distruzione e occultamento di
atti veri. Secondo quanto si è appreso, le indagini dei
carabinieri dell'Aquila coordinate dal procuratore capo, Michele
Renzo e dal pm Antonietta Picardi, sarebbero scattate da spunti
investigativi emersi da un'altra inchiesta.
Ad inchiodare gli indagati intercettazioni telefoniche e
ambientali, oltre che video e foto che dimostrerebbero le
dazioni di danaro per vincere gli appalti. Gli investigatori
definiscono sistemico lo stratagemma utilizzato: gli appalti
pubblici aggiudicati ad imprese 'amiche' con ribassi d'asta
cospicui con le somme in questione recuperate poi con varianti
in corso d'opera affidate direttamente, con i funzionari
infedeli che ricevevano danaro dagli imprenditori.
Nell'ordinanza del Gip Gargarella si sottolinea che le
condotte poste in essere da alcuni funzionari pubblici, inseriti
nell'ambito del Segretariato Regionale del Mibact dell'Abruzzo,
i quali, ricoprendo varie funzioni e ruoli nel contesto
dell'assegnazione e controllo sulle opere di restauro successive
al sisma del 2009, "avrebbero gestito le gare in maniera
clientelare, attribuendo incarichi professionali a parenti ed
amici". (ANSA).

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA



Modifica consenso Cookie