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Sindaco, sistema post sisma ingolfato

Cambiare modello, unico standard per 131 comuni è un errore

(ANSA) - CASTELSANTANGELO SUL NERA (MACERATA), 24 GIU - ''Sono appena tornato dal Friuli, sono andato a vedere come hanno ricostruito Gemona, Venzone e gli altri centri distrutti dal sisma del 1976, e mi sono ulteriormente convinto che un modello articolato per fasce di danneggiamento (tre in Friuli, due nel terremoto delle Marche del 1997) sia quello giusto''. Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera (Macerata), dove oggi c'è stata una nuova scossa di magnitudo 3.5, invoca una revisione totale del sistema, ''ormai ingolfato'', adottato dal Governo per la gestione del post terremoto nell'Italia centrale. ''Trattare i 131 comuni del cratere sismico tutti allo stesso modo, con identiche procedure per lo sgombero delle macerie, gli appalti per l'urbanizzazione delle aree destinate alle casette ecc. è un errore clamoroso. E ormai - dice Falcucci - l'hanno capito tutti tranne i 'decisori' politici''. ''Il mio come altri comuni delle Marche sono stati completamente distrutti dalle scosse di ottobre, e una catastrofe non può essere affrontata con l'ordinarietà di leggi e ordinanze che possono andare bene per comuni danneggiati ma non devastati''. Per Falcucci ''errare umanum est, ma perseverare è diabolico: non diamo la colpa a nessuno, non gettiamo la croce addosso a nessuno, ma è ora di cambiare. O qualcuno ci metta la faccia e ammetta che qui, in montagna, non si vuole ricostruire più''. (ANSA).
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