(ANSA) - CAMERINO (MACERATA), 23 GIU - Il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui respinge quelli che definisce ''tentativi di sciacallaggio politico'' sulla vicenda del mancato recupero della Chiesa di Santa Maria in Via, gravemente lesionata dal terremoto. ''I ritardi ci sono stati e sono a mio avviso gravissimi - osserva - ma non si possono certo imputare al Comune''. In una nota, cui allega una relazione dell'Ufficio tecnico comunale, il sindaco ricorda di essersi adoperato per Santa Maria in Via ''sin dai giorni immediatamente successivi la scossa del 24 agosto. Purtroppo a ottobre è accaduto quello che è accaduto e da quel momento in poi ogni giorno sono stati sollecitati interventi per un edificio che è sottoposto a vincolo e per il quale ogni intervento deve essere approvato dal Mibact''. Il 10 dicembre, ricapitola Pasqui, la chiesa è stata oggetto di un Gts che si è concluso con la presa d'atto dell'elevato stato di danno e della necessità di provvedere alla messa in sicurezza dell'edificio. Al sopralluogo hanno partecipato anche il parroco, don Mariano Blanchi, e l'ingegner Roberto Gagliardi. Quest'ultimo il 27 dicembre ha trasmesso al ministero dei Beni culturali e al Comune un progetto preliminare di messa in sicurezza, progetto che ''doveva essere vagliato dal Mibact stesso e non certo dal Comune di Camerino che, come precisa la circolare n. 72035 della Protezione civile, è tenuto ad operare solo per la salvaguardia dell'incolumità pubblica: la chiesa è in zona rossa e, di fatto, non c'era incolumità pubblica da tutelare perché già tutelata dall'interdizione''. A febbraio Pasqui ha nuovamente inviato note scritte, e rivolto appelli attraverso gli organi di informazione, e ha fatto presente al ministro Dario Franceschini in visita a Camerino ''i gravi ritardi cui si stava assistendo''. Il sindaco ha infine chiesto un ulteriore sopralluogo urgente il 28 marzo scorso. ''Cos'altro doveva fare il Comune di Camerino? Non si poteva certo procedere contro la legge in opere che il Comune non è autorizzato a realizzare''. (ANSA).