Nelle province di Caltanissetta,
Enna e Milano, pattuglie del Gico del Nucleo di Polizia
economico-finanziaria di Caltanissetta, insieme ai finanzieri
dei reparti operativi di Milano e Varese, su disposizione della
Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno
sequestrato attività economiche, beni mobili e immobili, conti
correnti postali e bancari riconducibili a Felice Cannata e ai
suoi familiari. Cannata, condannato per mafia ed esponente del
clan Pietraperzia (Enna), riciclava capitali illeciti in
attività produttive nel Nord Italia. Le indagini, coordinate
dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta, hanno
permesso di ricostruire il patrimonio riconducibile a Cannata:
un'azienda agricola, una ditta individuale, 182 ettari circa di
terreno, 22 fabbricati, 11 beni mobili tra cui macchine agricole
e mezzi di produzione, 46 conti correnti e disponibilità
finanziarie, per un valore complessivo di 10mln di euro.
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