(di Giovanni Franco)
"Da quando mi sono reso di conto
che la pandemia era una minaccia reale, ho deciso di raccontare
tutto quello che era possibile, soprattutto la vita delle
persone e il cambiamento dei loro atteggiamenti. E così ho
cominciato a girare per la città e ho pensato che dovevo essere
gli occhi attraverso le mie immagini delle persone che erano
chiuse in casa. Ho lavorato di giorno raccontando, l'emergenza
sanitaria negli ospedali, i nuovi poveri, fino ad arrivare a
narrare con i miei scatti il deserto delle ore serali e
notturne, con il buio spettrale e il silenzio che calava dopo e
18. Poi ho anche descritto come si conviveva con gli stili di
vita stravolti a causa del Covid. Fino ad arrivare alle campagne
di vaccinazione passando dalle proteste dei commerciati e le
speranze di una ripartenza. Ho preso in prestito queste immagini
della Sicilia per restituirle attraverso questa iniziativa alla
storia". Il reporter palermitano Igor Petyx, 46 anni, spiega
così il filo conduttore di "Risorgiamo Italia", una mostra di
fotografie, ospitata alla Fiera del Mediterraneo a Palermo.
L'esposizione è realizzata dalla struttura commissariale e
promossa da Msc Crociere. Gli scatti saranno visibili da lunedì
prossimo esclusivamente dalle persone che andranno a vaccinarsi
nella struttura adibita ad hub per la somministrazione delle
dosi anti Coronavirus.
Ecco così esposte oltre cento scatti dei primi turisti in
quarantena all'Hotel Mercure a Palermo, dei saluti e dei canti
dai balconi, della spesa per le famiglie più povere. "Se
vedevamo un lenzuolo colorato al balcone, suonavamo a tutti i
campanelli fino a quando trovavamo la famiglia - ricorda Igor -
e dicevamo di sporgersi per un saluto: il padre in tuta, la
madre in ciabatte, i bambini in pigiama, ma ridevano tutti, era
qualcosa di nuovo".
"C'è l'omaggio ai genitori che si sono improvvisati professori,
medici, psicologi e compagni di scuola; il tributo ai nonni
dietro le finestre. C'è Palermo immobile, i rider padroni delle
strade, le mascherine introvabili. Poi la prima riapertura, la
gente esce e trova il sole: è estate e sembra tutto finito,
Trapani è la prima città Covid free, si torna nei musei e nei
ristoranti ma dura pochi mesi. Le proteste dei commercianti e
degli artisti, i ristoranti serrati, le prime multe, i tamponi,
i vaccini.
Il racconto della pandemia e dell'abitudine alla pandemia. Ma
soprattutto di come tutto ciò che era quotidiano e scontato ora
è diventato una riconquista. La mostra è un monito ancor più
potente lanciato dall'hub vaccinale", prosegue Petyx.
"Queste immagini ripercorrono un anno in cui ognuno di noi ha
dovuto attingere a eccezionali riserve di forza d'animo:
probabilmente non pensavamo neppure di averle - dice il
commissario Covid di Palermo e provincia, Renato Costa -.
Abbiamo voluto questa esposizione permanente sulle pareti della
Fiera del Mediterraneo per ricordarci dell'umana capacità di
resistere alle difficoltà. Abbiamo immaginato, reagito,
costruito".
Il fotoreporter ha immortalato anche i lavori alla Fiera del
Mediterraneo, quando non era ancora l'hub vaccinale di Palermo e
provincia. "Sembrava impensabile che questi locali potessero
ospitare un polo da quattromila vaccini al giorno - continua
Costa -. Ora è una straordinaria realtà, insieme ai centri
vaccinali negli ospedali, ai drive-in per i tamponi, alle
riconversioni dei reparti. In questa mostra c'è la storia di
come ci siamo rialzati, ma anche l'invito a continuare a
camminare per allontanare per sempre la pandemia".
Igor è figlio d'arte: suo padre Gigi fu fotografo del giornale
L'Ora. Igor lo ha seguito fin da bambino nei suoi reportage in
giro per la Sicilia. A 19 anni cominciò a collaborare con Il
Giornale di Sicilia e diventò giornalista pubblicista nel 2002.
Ha documentato i maggiori fatti di cronaca. Ha fotografato i
migranti - e gli scatti sono racchiusi in due mostre "Amare
senza confini", con la Croce Rossa e la Prefettura di Palermo
nel 2015 a Villa Pajno e "Clandestinamente", nata da un
reportage all'interno del centro di accoglienza di Lampedusa nel
2008 esposta al "Teatrino delle beffe" nel 2009. Ha raccontato
anche il degrado dei sottopassaggi, a volte rifugio dei
tossicodipendenti: è nata così, "Subway" esposta nel 2011 in
viale della Regione Siciliana. Collaboratore de La Repubblica,
dell'agenzia Ansa, del mensile Gattopardo e delle maggiori
testate nazionali ed estere, è il fotografo ufficiale del
festival "Le Vie dei Tesori".
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