Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Cianetti, quando dai versi nascono fiori

Cianetti, quando dai versi nascono fiori

"Metà farfalla metà anima" raccoglie poesie dal '49 ad oggi

PALERMO, 02 novembre 2019, 15:33

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Cominciò a scrivere poesie settant'anni fa, appena adolescente. Per la prima volta ne pubblica 87 in un volume edito da Spazio cultura edizioni. Il titolo è "Metà farfalla metà anima", l'autrice è Grazia Cianetti, romana, da anni trapiantata a Palermo, ma girovaga per necessità familiari che l'hanno portata un po' ovunque in Italia, anche se la Sicilia e la Puglia sembrano i luoghi che le stanno più a cuore. Il libro - 116 pagine, 10 euro, prefazione di Maria Grazia Calandrone - è stato appena pubblicato nella collana "Spazio poesia" diretta da Nicola Romano.
    La silloge si apre con un avvertimento per i lettori: "Non so scrivere sui massimi sistemi,/ penso a fiorami/ ricami". Lei è sì, poetessa, ma realizza anche "quadri di stoffe" che tanto assomigliano per soavità ai suoi versi, maturati da quando era una "figlia trasognata al davanzale", come la descriveva sua madre, Milena Fontani, in una poesia del 1946, che s'intitola "Punto in croce" e non a caso si trova in esergo al libro, perché poco più avanti è stavolta la figlia a ricambiare l'attenzione: "Le mani di mia madre./ Quando non seppe più/ che farsene/ un giorno le posò sui ginocchi". La raccolta ha continui rimandi ai volti di famiglia, al figlio lontano: "Se potessi tornare, ritrovare/ la dolcezza delle prugne di cuore,/ le pomelie sui balconi dei poveri".
    Ma desiderare stanca, meglio lo smarrimento generato dal "male che ti assale, non sai/ se di febbre o di vivere". Ma non basta, perché "il pericolo è la guarigione./ In agguato".
   
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza