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Palermo avrà museo della fotografia

Palermo avrà museo della fotografia

Al villino Favaloro che sarà restaurato,lavori dureranno 18 mesi

PALERMO, 20 maggio 2019, 14:10

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nascerà a Palermo il Museo regionale della fotografia, ospitato nel Villino Favaloro di piazza Virgilio, i cui lavori di restauro inizieranno nelle prossime settimane. Dopo la consegna dei lavori all'impresa aggiudicataria, avvenuta a opera dei funzionari dell'assessorato dei Beni culturali, il cantiere sarà inaugurato alla presenza del presidente della Regione Nello Musumeci.
    Il progetto, finanziato con 1,7 milioni di euro del Pon "Cultura e sviluppo", era fermo da anni per varie traversie burocratiche che finalmente il governo regionale è riuscito a sbloccare. I lavori dureranno 18 mesi e pertanto l'apertura della prima struttura pubblica del genere nell'Isola è prevista entro la fine dell'anno prossimo.
    "Siamo finalmente riusciti - dice Musumeci - a dare il via al restauro di uno dei gioielli del patrimonio artistico, culturale e architettonico della Sicilia. In questo modo rendiamo fruibile un edifico storico di enorme pregio, oltre a esporre le attrezzature e il materiale fotografico attualmente conservati nel Centro regionale per il catalogo. L'impegno costante del dirigente generale dei Beni culturali Sergio Alessandro e della responsabile del Centro del catalogo Caterina Greco servirà a realizzare con puntualità un obiettivo culturale di grande prestigio".
    Il Villino fu costruito tra il 1889 e il 1891 su progetto di Giovan Battista Filippo Basile, come punto di incontro tra stilemi tardo medievali e rinascimentali. I pannelli a mosaico del piano superiore e della sala pompeiana sono verosimilmente opera di Carmelo Giarrizzo. I modi e le formule Liberty risalgono ad alcuni interventi di Ernesto Basile del 1903, lo stesso che nel 1914 effettuò l'ampliamento del Villino con la costruzione del torrino belvedere. Le decorazioni pittoriche interne e i mosaici sono stati realizzati da Salvatore Gregorietti.
    Il percorso espositivo interno del Museo della fotografia è stato progettato secondo un criterio cronologico a partire dalla protofotografia (1839-1865) per proseguire con le produzioni dei fotografi eredi del Grand Tour (fine Ottocento-inizio Novecento) e con quelle del Naturalismo/Pittorialismo (prima metà del Novecento) e una prima ostensione documentaria della contemporanea attività fotografica da studio collocata in diverse sale.
    Al piano superiore saranno illustrate la fotografia del Novecento e la fotografia documentaria sui beni culturali delle città siciliane. Nelle sale saranno esposti numerosi esemplari di dagherrotipi, calotipi, collodi e altri fototipi insieme a materiali documentali cartacei, lastre e pellicole stampe, album d'epoca, diapositive provenienti dai Fondi (Bronzetti, Di Dio, Seffer, Arezzo di Trifiletti) che comprendono fotografie di autori di rilievo quali i fratelli Alinari, Brogi, Incorpora, Intergugliemi, Cappellani. Previste anche due piccole camere oscure per la proiezione di brevi filmati e cortometraggi del Novecento scelti dalla Filmoteca.
    Sarà inoltre attrezzata una sala per mostre temporanee di fotografi che hanno lavorato in Sicilia: Letizia Battaglia, Enzo Brai, Dante Giuseppe Cappellani, Vincenzo Florio, Giuseppe Leone, Fosco Maraini, Melo Minnella, Folco Quilici, Ferdinando Scianna, Enzo Sellerio, Giuseppe Tornatore.
   

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