Migliaia di giovani e giovanissimi (50 mila dicono gli organizzatori) hanno animato la parata del Palermo pride in un corteo multicolore carico di allegria che ha attraversato il centro storico partendo dal mare. In testa al serpentone umano lo striscione del Pride, retto da Leoluca Orlando, col collega di Dusseldorf Thomas Geisel, il comandante della Open Arms Riccardo Gatti e il deputato di Si Erasmo Palazzotto. Accanto al sindaco di Palermo anche Massimo Milani, storico attivista e fondatore di Arcigay, con indosso un vestito fatto di teli termici dorati e la pelle dipinta di nero, in segno di solidarietà al popolo migrante. Applausi quando una coppia di neo sposini in abito nuziale ha attraversato casualmente il corteo.
''Il Pride di Palermo è la festa di tutti coloro che vivono a Palermo o che scelgono di vivere a Palermo - ha detto Orlando - Una festa che quest'anno assume un significato ancora più importante nel momento in cui, così come avvenne col fascismo e con il nazismo tanti anni fa, qualcuno comincia ad attaccare i diritti di alcuni 'per scherzo'. Ieri Mussolini cominciò 'per scherzo' ad attaccare gli ebrei, oggi qualcuno attacca 'per scherzo' i migranti. Poi arrivarono, da Mussolini e Hitler gli attacchi contro i rom, gli omosessuali, le persone con disabilità. Oggi siamo già in un'epoca pre-fascista in Italia e in Europa. Per questo essere al 'Pride' è non solo giusto ma anche necessario".