Settanta lavori tra dipinti,
disegni, oggetti d'arte applicata, mobili e documenti: è la
mostra sulla produzione artistica di Pippo Rizzo e della
straordinaria esperienza del Movimento futurista in Sicilia, che
si inaugurerà a villa Zito a Palermo il 12 luglio alle 19.
"L'idea curatoriale - dicono Giulia Gueci e Sergio Troisi
curatori della mostra - è quella di raccontare il percorso fatto
da Rizzo all'indomani del suo primo e cruciale soggiorno romano
(1919/1921), durante il quale conobbe Balla, Depero, Bragaglia e
gli altri, fino agli ultimi anni del decennio, in cui appare
evidente l'emergere di una sensibilità diversa, già intrisa
delle suggestioni connesse al movimento del Novecento. In
particolare si vuole restituire l'atmosfera culturale di quegli
anni, mettendo in luce l'importante contributo dato nell'ambito
delle arti applicate".
"Più che una mostra, Dialoghi Futuristi è stata concepita come
un viaggio, in cui la vita, la sensibilità, la creatività di
Pippo Rizzo vengono declinate non solo attraverso le sue opere,
ma anche attraverso gli scritti, il rapporto con gli altri
artisti, il dibattito culturale. Per queste ragioni - dice il
presidente della Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore - siamo
felici di ospitare il mondo di Pippo Rizzo a Villa Zito, che già
accoglie nella collezione permanente un cospicuo numero di opere
frutto di una donazione voluta molti anni fa da Alba Rizzo,
figlia dell'artista, e di farlo dopo una così lunga assenza di
una sua mostra, proprio in occasione di questo 2018 in cui
Palermo è Capitale Italiana della cultura".
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