Lotta agli scavi clandestini, ai
furti di beni culturali e alla contraffazione di opere d'arte.
Ecco il campo di azione dei militari del nucleo carabinieri
tutela patrimonio culturale di Palermo e della dipendente
Sezione di Siracusa. Ecco un bilancio delle operazioni compiute
nel 2014.
Individuati 29 scavi clandestini e sequestrati di quasi duemila
reperti archeologici trafugati. In calo i furti di beni
culturali: sono stati 25 a fronte dei 38 dell'anno precedente
(già in forte calo rispetto al 2012). Gli obiettivi più colpiti
sono stati i luoghi privati e quelli di culto (il 48% e il 28%).
Infine, l'analisi dei dati mostra la continua espansione del
fenomeno della contraffazione di opere d'arte (31 opere false
sequestrate rispetto alle 9 dell'anno precedente).
La strategia di intervento dei militari si è articolata lungo
due direttrici: l'attività di prevenzione (rappresentata dalle
molteplici attività ispettive) e l'azione di contrasto
(attraverso le indagini di polizia giudiziaria).
Eseguiti 676 controlli in musei, biblioteche, aree archeologiche
e tutelate da vincoli paesaggistici. Compiute anche numerose
verifiche amministrative nei mercatini, fiere ed antiquari. Sono
state denunciate 95 persone per vari reati (principalmente
ricettazione, contraffazione di opere d'arte e reati in danno
del paesaggio). Inoltre, l'attività investigativa ha permesso di
sequestrare beni culturali illecitamente sottratti per un
ammontare stimato in oltre 750 mila euro. I beni recuperati sono
stati riconsegnati a musei, chiese, soprintendenze e restituiti
così alla fruizione pubblica.
Tra le operazioni più significative, spicca il sequestro di
1.015 monete, in bronzo, rame e argento, di epoca romana, I - II
sec. d.C., illegalmente detenute da un collezionista privato; il
recupero di un pregiato dipinto, risalente al 1895, dell'artista
palermitano Michele Catti, sottoposto a tutela ed illecitamente
venduto a un collezionista privato in violazione della normativa
sui beni culturali; il recupero del fonte battesimale della
chiesa di Santa Maria La Nova, a Palermo, rubato venticinque
anni fa e ritrovato a Forte dei Marmi, a seguito di indagini
congiunte del Reparto Operativo CC TPC di Roma e del Nucleo CC
TPC di Palermo. I carabinieri hanno infine restituito al Museo
"Baldassarre Romano" di Termini Imerese (Pa): un violino "Matteo
Goffriller" del 1690, rubato nel 1973 e al Conservatorio di
Musica di Palermo: quattro violini (un "Nicolas Augustin
Chappuy" del 1759, un "Casimiro Casiglia" del 1833, un "Israel
Kaempffe und Söhne" del XIX secolo, un violino italiano di
scuola marchigiana del 1800) rubati fine degli anni '90.
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