Al primo gennaio 2014 gli
extracomunitari residenti in Sicilia sono
162.408 (80.655 maschi e 81.753 femmine), in
aumento rispetto all'anno precedente di 22.998 unità
(16,5%). Le province che registrano una crescita
maggiore sono: Catania (28,1%), Trapani (20,3%) e
Ragusa (19,7%); Messina, invece, presenta
l'incremento più contenuto (6,9%). A Palermo risiedono 32.982
stranieri, a Catania 29921, a Ragusa 22.660, a Siracusa 12.413,
a Trapani 14.594, a Messina 27.600, a Enna 2871, a Caltanissetta
6.848 ad Agrigento 12.519.
In termini assoluti, Catania si conferma la provincia con la
crescita più forte della popolazione straniera (+6.560
stranieri), mentre Enna (+328) e Caltanissetta (+832)
presentano gli incrementi più lieve. I dati sono del servizio
statistica e analisi economica della Regione Siciliana in
collaborazione con l'ufficio regionale Istat.
Le 13 cittadinanze maggiormente presenti in Sicilia, che
comprendono l'82,9% della popolazione straniera sono: romena,
tunisina, marocchina, Srilankese, albanese, cinese, Bangladesh,
polacca, filippina, Mauritius, ghanese, ucraina, indiana.
Le prime tre nazionalità residenti sono: la romena
(29,6%), la tunisina (11,0%) e la marocchina (8,9%)
che insieme coprono il 49,4% del totale degli
stranieri. La presenza srilankese ha registrato rispetto
all'1 Gennaio 2013 un incremento rilevante (23,2%)
che segue la variazione degli indiani (29.9%)
presenti, tuttavia, nell'Isola solo con una piccola
percentuale (1,1%).
La presenza di stranieri residenti è in Sicilia - dice il
servizio di statistica - molto meno diffusa che a livello
nazionale (3,2 contro 8,1 per cento della popolazione). La loro
distribuzione per genere e per provincia è indotta dalla forma
prevalente di domanda di lavoro immigrato, mentre
la struttura per età si concentra nelle classi centrali e
la mobilità geografica è negativa verso altre regioni
d'Italia.
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