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Papa carezzò foto Falcone e Borsellino

Papa carezzò foto Falcone e Borsellino

A 23 anni dalle stragi il suo autore pubblica libro 'La Guerra"

PALERMO, 06 febbraio 2015, 19:50

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Giovanni Franco) Quella immagine che ritrae Falcone e Borsellino sorridenti è un'icona e un simbolo della legalità. Ed è conosciuta in tutto il mondo. A scattarla, il 27 marzo del 1992, pochi giorni prima delle stragi, fu Tony Gentile, 50 anni, palermitano, che dal 2003 lavora per l'agenzia Reuters. E' una delle istantanee che verrà pubblicata nel libro "La guerra" edito da Postcart, che racconta quegli anni vissuti Palermo nel periodo che si concluse con gli eccidi di Capaci e via D'Amelio.
    "Spesso seguo il Papa - racconta Gentile - in ogni sua manifestazione pubblica dalle udienze settimanali ai viaggi internazionali. Il 22 marzo scorso all'indomani della giornata della memoria organizzata da Libera ero in Vaticano e regalai al santo Padre la foto dei due magistrati. Lui la guardò e con la mano carezzò i loro volti. Fu un momento molto emozionante". "Se non fossero stati uccisi Falcone e Borsellino, quella sarebbe stata una foto come un'altra. - ricorda - Fu un editore che decise di metterla sui manifesti contro la mafia che circolarono a Palermo in quei giorni, dopo essere stata pubblicata dai quotidiani nazionali". Gentile vuole adesso mostrare gli altri sue reportage realizzati in quegli anni. ""Ero ancora giovane professionalmente. - ricorda - Erano giornate intense, piene di incertezza e di sconforto". Una selezione di quei momenti visti attraverso l'occhio del suo obiettivo saranno il filo conduttore del libro che sarà stampato nei prossimi giorni e arriverà nelle librerie a marzo. "Dopo una lunga ricerca durata quasi due anni tra le scatole piene di negativi, alcuni dei quali mai stampati, siamo riusciti a mettere insieme circa 80 fotografie che raccontano otto anni di storie palermitane. - spiega Gentile - Storie quotidiane, storie semplici ma anche storie che hanno sconvolto l'Italia intera e non solo".
    "E' venuto fuori il racconto di una guerra, che per noi palermitani è La guerra, che abbiamo subìto passivamente e alla quale siamo riusciti a ribellarci - scrive Gentile nel suo blog - solo dopo due stragi e la scomparsa di tre magistrati e dei loro uomini della scorta". Osserva: "A distanza di più di 20 anni da quei tragici fatti credo che il valore di questo libro sia anche quello di fare memoria. Le nuove generazioni non sanno spesso chi siano stati Falcone e Borsellino e cosa abbia rappresentato per l'Italia quel periodo storico, perché, come ha scritto il filosofo George Santayana, riferendosi all'olocausto, chi dimentica il proprio passato è condannato a riviverlo".
    "Anche nella selezione degli sponsor che hanno contribuito a rendere possibile questa pubblicazione abbiamo voluto dare un grosso segno di legalità e quindi la nostra strada si è incrociata con Antonello Montante, presidente di Sicindustria.
    Montante insieme ad Ivan Lo Bello sono stati gli artefici di una rinascita dell'associazione degli industriali siciliani - afferma il fotoreporter - e hanno contribuito ad imprimere una grande svolta verso la legalità. L'altro sponsor è Etica SGR, una società di gestione del risparmio che fa parte del gruppo di Banca Etica". In parallelo alle fotografie si potrà leggere un racconto di Davide Enia che "accompagna - passo dopo passo - lo scorrere di una città e dei suoi abitanti che dal 1989 al 1996 hanno vissuto una realtà di sconvolgimenti politici, di violenza e di stragi mafiose, - affermano gli autori - ma anche di reazione e rabbia della società civile e dello Stato contro la straripante violenza. I fotogrammi, messi insieme uno dopo l'altro a distanza di 25 anni, ricostruiscono un piccolo frammento di storia del nostro Paese". Il libro è curato da Giuseppe Prode.
   

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