La Sicilia è una delle cinque
regioni italiane a cui l'Italia potrà destinare 'aiuti di Stato
a finalità regionale' fra il 2014 e il 2020. Bruxelles ha
infatti dato il via libera alla nuova carta dell'Italia che
definisce le zone ammissibili a questo tipo di aiuti, che
includono anche Basilicata, Campania, Calabria e Puglia.
L'obiettivo finale è quello di sostenere lo sviluppo
economico e l'occupazione in regioni svantaggiate (con un Pil
pro capite inferiore al 75% della media Ue), destinando fondi
alle imprese per sostenere investimenti in nuovi impianti di
produzione o per ampliare o modernizzare impianti esistenti.
I livelli massimi di aiuto che possono essere concessi a
progetti d'investimento realizzati da grandi imprese nelle zone
assistite sono compresi fra il 10% e il 25% dei costi di
investimento complessivi, a seconda della zona interessata. Le
percentuali possono essere maggiorate di 10 punti per le imprese
di medie dimensioni e di 20 punti per le piccole imprese.
"La nuova carta degli aiuti a finalità regionale dell'Italia
- afferma il commissario Ue alla concorrenza, Joaquin Almunia -
promuove la politica di coesione dell'Unione europea,
contribuendo all'obiettivo di erogare aiuti di Stato più mirati
ed efficaci". Secondo Almunia "la carta consentirà alle autorità
italiane di utilizzare misure di aiuto ben concepite per
promuovere gli investimenti e rilanciare la crescita economica
nelle zone meno sviluppate nel periodo 2014-2020". (ANSA)
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