(ANSA)- PALERMO, 26 NOV - Snellire le procedure di rilascio
della documentazione antimafia e rendere più efficace la
prevenzione delle infiltrazioni criminali nell'attività
economica. Rispondono a questi obiettivi le ultime modifiche del
secondo decreto correttivo del codice antimafia (d.lgs.
159/2911), in vigore da oggi, e che Confindustria Centro Sicilia
ha illustrato in una circolare diffusa ai propri associati. Si
tratta di sei articoli relativi agli ambiti di applicazione e ai
termini di rilascio. Nel dettaglio, per quanto riguarda gli
accertamenti preventivi, le verifiche sono state circoscritte ai
familiari maggiorenni che risiedono nel territorio nazionale,
evitando quindi i controlli sui minori e i familiari all'estero,
come inizialmente previsto. Novità sono previste anche sulla
competenza territoriale: a rilasciare la documentazione
antimafia sarà il prefetto della provincia in cui ha sede
l'impresa; secondo l'impianto originario tale competenza
spettava invece al prefetto della provincia in cui aveva sede
l'amministrazione richiedente. In attesa dell'attivazione della
banca dati nazionale, è stata poi prevista la possibilità di
utilizzare la documentazione antimafia per procedimenti diversi
da quelli per cui sono stati richiesti, se riguardano gli stessi
soggetti. Questo correttivo è stato pensato per rafforzare le
cosiddette "white list" delle prefetture e limitare il rischio
di infiltrazioni negli appalti più piccoli, ma anche per evitare
eventuali duplicazioni nelle verifiche. Da ora in poi, inoltre,
il prefetto avrà a disposizione 30 giorni (e non più 45) per
rilasciare la documentazione necessaria. E' stata anche
eliminata l'ipotesi di prorogare il termine di altri 30 giorni
per verifiche particolarmente complesse. (ANSA)