(ANSA) - PALERMO, 20 GIU - L'Albergo dei poveri di Palermo si
arricchisce di un'altra bella mostra. Dal 21 giugno
(inaugurazione alle ore 19) al 23 settembre, si può visitare
"Monaci" dell'artista romana Francesca Leone, che torna a
Palermo dopo la sua personale di 10 anni fa al Loggiato di San
Bartolomeo e un lungo percorso dalla pittura a queste forme,
intessute di reliquie del quotidiano.
"Due file di monaci silenziosi, assorti, appoggiati alle
pareti, avvolti in un consunto saio cementizio esibiscono le
stigmate di una crudele quotidianità offrendo stemmi araldici di
un'attualità sofferente", così il curatore Danilo Eccher
definisce l'elegante installazione che si confronta con
l'austerità di uno spazio concepito per ospitare un'antica
umanità bisognosa, con alle spalle la stessa lunga teoria di
storie e di disperazione delle opere di Leone. I materiali usati
sono gli scarti della contemporaneità, rifiuti di strada,
plastica e carta infissi nel ferro o adombrati nel cemento, che
solo a uno sguardo ravvicinato rivelano il dramma dell'esistere
in essi sotteso. La manipolazione artistica ha tolto loro ogni
elemento di riconoscibilità o di familiarità, trasformandoli in
elementi anonimi e stranianti sballottati dalle onde cangianti
dell'esistenza, che tutto trascina e muta nei suoi perversi
itinerari. Il percorso espositivo, composto di 26 opere inedite
è un'anticipazione significativa della grande personale che
Francesca Leone porterà il prossimo autunno a Madrid.
Francesca Leone è figlia del grande regista Sergio, ma si
presenta divisa dalla memoria paterna, anche se, dice, dalla mia
famiglia ho ricevuto un'eredità speciale: l'arte. E non è poco
l'essere vissuta fra artisti.
La mostra è promossa dall'Assessorato Regionale dei Beni
Culturali e dell'Identità Siciliana nell'ambito di Palermo
Capitale della Cultura 2018 ed è organizzata da Civita.(ANSA).