Da oggi piazza Europa a Catania
ospita la scultura "Alba dei Tempi" di Nico Vascellari, donata
alla città nell'ambito del progetto "Art&more by gloTm" di Bat
Italia. "Una straordinaria opera - ha detto il sindaco Salvo
Pogliese - realizzata da un autore di levatura internazionale
che va ad arricchire il patrimonio artistico cittadino puntando
sul tema della salvaguardia ambientale, verso il quale anche il
nostro sud sta mostrando una crescente sensibilità".
All'inaugurazione erano presenti, oltre all'artista, anche
Brigitte Maria Santner, country manager di Bat Italia, e
Cristiano Seganfreddo, editore di Flash Art
"Siamo contenti di ribadire la nostra vicinanza a questa
splendida città - ha affermato Brigitte Maria Santner - a cui
in passato abbiamo donato cinque grandi elefanti colorati,
firmati dall'artista Ligama. Ringraziamo il Comune per aver
permesso di realizzare questa nuova iniziativa che rispecchia i
nostri valori attraverso un processo creativo dirompente, in cui
passato e presente convivono 'senza compromessi'".
Con "Alba dei tempi'' Vascellari porta a Catania una monumentale
installazione che vede protagonista la pittura rupestre, la più
antica forma d'arte. Ispirandosi al graffito di un
delfino-balena rinvenuto nella caverna del Genovese alle Isole
Egadi tra il 10.000 e il 6.000 avanti Cristo, l'artista ha
lavorato alla creazione di un'opera attraverso la fusione a
terra, tra le più antiche tecniche di produzione di sculture
metalliche. L'alluminio viene colato all'interno di uno stampo
composto da terra rossa, rotta alla fine del processo per
poterne estrarre il pezzo.
"Durante il primo lockdown nel 2020 - ha spiegato Vascellari -
mi è capitato spesso di pensare che non sarebbe mai finito.
Immaginavo di dover rimanere chiuso in casa per sempre, al
riparo dal mondo esterno quasi come vivessi asserragliato in una
caverna e nel fare ciò escogitavo nuovi metodi di lavoro. Tra i
primi c'è stato quello di produrre piccole sculture utilizzando
acqua, sale e farina riproducendo primitive pitture rupestri
immaginando che un giorno avrebbero potuto diventare enormi nel
tentativo di ridimensionare l'uomo rispetto alla natura".
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