E' morto, in detenzione
domiciliare, l'anziano boss mafioso marsalese Antonino
Bonafede. Ex allevatore, aveva 85 anni. Nella sua abitazione
doveva scontare altri cinque anni di reclusione. Condannato
definitivamente per associazione mafiosa, per ragioni di salute
gli era stato concesso di uscire dal carcere nel 2017. Il
decesso è avvenuto giovedì scorso, ma la notizia è trapelata
oggi.
A fine maggio scorso, in virtù un'ulteriore condanna definitiva
per violazioni agli obblighi imposti ai condannati mafiosi, il
Tribunale di Marsala, a seguito dell'inammissibilità del ricorso
dell'imputato dichiarato dalla Cassazione nel febbraio di
quest'anno, gli ha confermato il termine della detenzione
domiciliare al 2026. Antonino Bonafede era padre dell'ex
latitante Natale Bonafede, in carcere con condanna all'ergastolo
per omicidi commessi nei primi anni '90 su ordine della Cupola
allora capeggiata da Totò Riina. "Le ultime indagini sulla mafia
trapanese, effettuate dal Ros dei Carabinieri - hanno
recentemente spiegato gli investigatori - hanno fatto emergere
come, a seguito degli arresti dei capi famiglia, i fratelli
Rallo Antonino e Vito Vincenzo, la reggenza vacante della
Famiglia di Marsala sarebbe stata affidata, nel 2009, proprio
all'anziano Uomo d'Onore Antonino Bonafede ("zio Nino"),
ritenuto una garanzia anche in virtù dei precedenti rapporti di
massima collaborazione con lo storico defunto capo mandamento di
Mazara del Vallo, Vito Gondola, con il quale venivano
organizzati i summit mafiosi".
Fu nell'aprile 2018 che la Cassazione rese definitiva la
condanna di Antonino Bonafede a 16 anni di carcere (pena
"complessiva", comprendente cioè una precedente condanna a 6
anni già scontata) inflitta l'8 giugno 2015 dal Tribunale di
Marsala, e confermata il 13 novembre 2017 dalla Corte d'appello
di Palermo, nell'ambito del processo scaturito dall'operazione
antimafia dei carabinieri "The Witness", del 9 marzo 2015.
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