Un'intera famiglia originaria del
Bangladesh, marito moglie e tre bimbi, il più piccolo dei quali
ha tre anni, si trova ricoverata in ospedale a Palermo per
avvelenamento dopo avere ingerito foglie di mandragora. L'intero
nucleo familiare, che da anni risiede nel capoluogo dell'Isola,
in via Rosario Scuderi, è stato portato negli ospedali Civico,
Policlinico e Di Cristina.
Tutti e cinque sono arrivati nei Pronto Soccorso in stato di
allucinazione e sono stati subito assistiti dai medici, che
hanno iniziato la profilassi somministrando l'antidoto. Secondo
quanto hanno raccontato i loro familiari, la mandragora sarebbe
stata acquistata per sbaglio nel mercato di Ballarò pensando che
fosse borragine. "I più gravi sono i due genitori - dicono
dall'ospedale Civico - ma grazie all'antidoto le loro condizioni
si sono normalizzate. Sono ancora in osservazione".
La mandragora, facilmente confondibile con altre piante
commestibili, è un'erba dalle connotazioni quasi mitologiche. E'
stata utilizzata perlopiù nel Medioevo, quando si riteneva che
avesse caratteristiche magiche, e nella letteratura storica e
cinematografica anche in tempi recenti (Harry Potter).
Quella velenosa è la mandragora autunnale (o mandragola, come fu
chiamata da Machiavelli), tossica, pericolosa e capace di
indurre alla morte.
I sintomi che preannunciano l'intossicazione sono molteplici: si
va da nausea, vomito, problemi intestinali, secchezza delle
fauci e difficoltà a urinare per intossicazioni leggere, fino ad
allucinazioni, delirio e tachicardia per le condizioni più
gravi.
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