Vito Lo Iacono, comandante della
Nuova Iside, avrebbe compiuto ieri 27 anni. Purtroppo però il
giovane pescatore non è riuscito a festeggiare il compleanno: il
12 maggio dello scorso anno il suo peschereccio si è inabissato,
al largo di San Vito Lo Capo. Con lui a bordo del peschereccio
c'erano anche il padre Matteo e il cugino Giuseppe. Il corpo di
Vito venne ritrovato successivamente nella spiaggia di San
Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. In sua memoria ieri
sera, subito dopo il tramonto, alcuni familiari e amici hanno
acceso delle fiaccole e scritto il suo nome con delle candele
nella spiaggia di Magaggiari, a Cinisi. Un'occasione per
ricordarlo ma anche per continuare a chiedere giustizia per la
Nuova Iside.
La Procura ipotizza che il naufragio della Nuova Iside sia
avvenuto in seguito a una collisione con la petroliera
Vulcanello. Lo scorso 13 febbraio sono stati arrestati tre dei
quattro indagati, ovvero il rappresentante della società
armatrice della Vulcanello, la Augusta Due srl, Raffaele Brullo,
il comandante campano dell'imbarcazione, Gioacchino Costagliola,
e il terzo sottufficiale di coperta, Giuseppe Caratozzolo,
originario di Palmi. Rispondono di naufragio, omicidio colposo e
omissione di soccorso.
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