Lo stabilimento termale di San
Calogero a Lipari, chiuso da oltre 50 anni, è stato
saccheggiato. In particolare sono state asportate alcune
caratteristiche pietre che compongono i muretti a secco della
piscina. La funzionaria del Museo di Lipari Clara Martinelli ha
sottolineato che la parte museale delle Terme non è stata
toccata. Da qualche anno la giunta Giorgianni ha affidato la
struttura ad una cooperativa che nel periodo estivo organizza
mostre ed incontri culturali.
Lo stabilimento ha una grande valenza storica: risale al
1872, ma il primo documento che testimonia l'utilizzo delle
terme, è databile intorno al 50 a.C. ed è l'opera Bibliotheca
historica del greco Diodoro Siculo. Altri riferimenti sono in
Strabone, Plinio il Vecchio ed Ateneo di Naucrati. L'acqua
termale chimica bicarbonato-solfato sodica ed un pH quasi neutro
trae origine da una sorgente, con vapori geotermici e vulcanici,
che l'arricchiscono di anidride carbonica ed acido solfidrico.
Sgorga tiepida, ad una temperatura di circa 50° centigradi.
Durante gli ultimi lavori di restauro, risalenti agli anni '80,
è stato riportato alla luce un tholos del periodo miceneo,
definito il piu' antico del mediterraneo. In passato si era
tentato il rilancio coinvolgendo anche il gruppo dello stilista
Fiorucci, ma l'operazione non andò in porto. L'amministrazione
comunale ha anche valutato di mettere lo stabilimento termale in
vendita per risanare le casse del Comune o di affidarlo in
gestione.
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