I carabinieri hanno eseguito a
Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) un'ordinanza di custodia
cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip nei confronti
di Vito Costa, 73 anni, Corrado Bagnato, 65, e del figlio
Antonino Bagnato, 38, accusati, a vario titolo, di disastro
colposo, omicidio colposo plurimo, lesioni personali, violazioni
concernenti le norme di prevenzione degli infortuni sui luoghi
di lavoro e mancata consegna dei dispositivi di protezione
individuale. Il provvedimento scaturisce dall'esito delle
indagini sull'esplosione avvenuta a Barcellona Pozzo di Gotto il
20 novembre 2019, all'interno dello stabilimento industriale per
lo stoccaggio e la lavorazione di fuochi pirotecnici Costa Vito
e figli, che provocò la morte di 5 persone ed il ferimento di
altre due.
Dentro lo stabilimento erano in corso lavori di adeguamento
della struttura prescritti dalla commissione tecnica
territoriale, finalizzati ad elevare gli standard di sicurezza.
Le esplosioni in sequenza provocarono la morte di Giovanni
Testaverde, Mohamed Mannai Tahar, Fortunato Porcino e Vito
Mazzeo, operai della ditta che stava eseguendo i lavori, e di
Venera Mazzeo, moglie di Vito Costa, oltre al ferimento di
Antonino Bagnato.
Le indagini coordinate dal Procuratore Emanuele Crescenti
hanno reso necessario l'intervento della Sezione Rilievi del
Nucleo Investigativo di Messina e dei Carabinieri del Ris di
Messina, che hanno operato con il supporto del 12° Nucleo
Elicotteri Carabinieri di Catania Fontanarossa per le
ricognizioni aeree.
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