E' morto Diego Planeta, nome di
spicco della vitivinicoltura siciliana, fondatore dell'omonima
casa vinicola e, dal 1973 al 2011, presidente delle Cantine
Settesoli di Menfi (Agrigento). Planeta aveva 80 anni. Era stato
anche presidente dell'Istituto Regionale della Vite e del Vino e
di Assovini. Nato a Palermo Planeta è stato al centro della
viticoltura e dell'enologia siciliana. Ha trasformato l'azienda
di famiglia rendendola una grossa attività produttiva nota in
tutto il mondo. "Poliedrico, cosmopolita e visionario nei suoi
interessi e nelle sue passioni, ci lascia uno dei padri
fondatori del vino siciliano", dice l'assessore regionale per
l'Agricoltura, Edy Bandiera. "Da Presidente dell'Istituto
regionale Vite e Vino il Cavaliere Planeta, ebbe l'intuizione di
avvalersi della professionalità di Giacomo Tachis e insieme
crearono le condizioni per rinnovare totalmente la viticoltura
siciliana, dandogli un respiro internazionale - prosegue
l'assessore - Cavaliere del Lavoro e uomo di rara cultura ha
accresciuto enormemente la qualità del vino in Sicilia,
cambiando il modo di vedere l'agricoltura e il vino in Sicilia".
Il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, parla
di "una perdita incolmabile, non solo per il mondo del vino, ma
per tutti coloro che credono nella forza e nel coraggio di fare
imprenditoria, nel più profondo significato della parola".
"Oltre ad aver ricoperto incarichi di prestigio in ambito
vitivinicolo, - aggiunge - ha speso la sua vita a diffondere la
cultura del territorio e della collettività, anche nei momenti
più difficili. Da quando negli anni '70 divenne presidente della
Cantina Sociale Settesoli, di Menfi, con l'obiettivo convinto di
far crescere, insieme alla sua azienda, tutte le piccole realtà
vinicole della zona. Un obiettivo che Diego Planeta ha
perseguito in tutto il suo percorso imprenditoriale, con
battaglie personali e sindacali all'interno di Confagricoltura,
che hanno portato allo sviluppo e alla diversificazione delle
aziende di famiglia, in cui ha voluto da sempre coinvolgere
figli e nipoti".
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