Una sagoma di Giorgio Almirante, a grandezza naturale, è stata piazzata ieri notte di fronte il Municipio di Castellamare del Golfo. Si tratta di una nuova provocazione del collettivo artistico Fare Ala, che risponde così alla leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni. Quest'ultima aveva censurato le precedenti azioni di "guerriglia odonomastica" (una serie di interventi contro piazze e monumenti dedicati a gerarchi ed esponenti fascisti ndr) contro la presenza di una piazza in città dedicata proprio allo storico segretario del Movimento Sociale Italiano. Lo scorso agosto era apparsa una scritta accanto alla targa della piazza che recitava: "Segretario di redazione della rivista 'La difesa della razza'" per ricordare il passato del leader del Msi. La scritta era stata poi cancellata. All'inizio di settembre una nuova scritta, rivendicata dal collettivo, descriveva Almirante come un "Fascista, repubblichino e fucilatore di partigiani". L'azione provocava l'immediata reazione di Giorgia Meloni, che bollava i fautori del gesto come i "soliti imbecilli" in un post su Facebook e su Instagram.
Poche ore dopo il vice-sindaco di Castellammare, Giuseppe Cruciata, provvedeva a fare cancellare anche questa scritta. Ieri notte, l'apparizione della sagoma spettrale, proprio di fronte al palazzo comunale, ha segnato una nuova tappa di questo botta e risposta. "Lo spettro di Giorgio Almirante ha smesso di riposare in pace - dichiara il portavoce del collettivo Luca Cinquemani -. La nostra azione vuole mostrare come gli spettri e i fantasmi del fascismo e del post fascismo siano vivi più che mai, la reazione censoria da parte dell'amministrazione di Castellammare in difesa di Almirante e la posizione di Giorgia Meloni sulla vicenda dimostrano questa continuità e la vitalità politica di questo inquietante personaggio".
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