"Con Salvini non era facile
sentirsi al telefono, e per comunicargli la mia decisione di
lasciare la Lega gli ho inviato un telegramma. Lì non c'è
democrazia interna, anche per rilasciare un'intervista devi
essere autorizzato altrimenti ti buttano fuori". L'ha detto Tony
Rizzotto, primo ad essere eletto all'Assemblea regionale
Siciliana con il simbolo della Lega, nel corso di una conferenza
stampa durante la quale ha spiegato i motivi che lo hanno
portato, all'inizio di luglio, alla rottura con la Lega.
"La mia è stata una scelta obbligata, sono stato isolato: in
20 mesi non sono stato ricevuto neppure da un sottosegretario",
ha detto Rizzotto, che ha criticato le recenti mosse del
commissario della Lega in Sicilia, Stefano Candiani. "Hanno
fatto fuori la 'vecchia guardia' per fare spazio a nuovi
esponenti, alcuni dei quali provenienti dal M5S. Ho continuato a
lavorare per il partito sperando che la situazione cambiasse, ma
sono stato escluso, isolato, e poi accusato di disinteresse".
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