Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Migranti: "Dove bisogna stare", un film su impegno donne

Migranti: "Dove bisogna stare", un film su impegno donne

Martedì 16 aprile al Rouge et Noir di Palermo con Msf e Udi

PALERMO, 15 aprile 2019, 13:31

Redazione ANSA

ANSACheck

. - RIPRODUZIONE RISERVATA

. - RIPRODUZIONE RISERVATA
. - RIPRODUZIONE RISERVATA

A tre mesi dalla sua uscita in oltre 30 città in tutta Italia con grande successo di pubblico, Dove bisogna stare, il film-documentario diretto da Daniele Gaglianone scritto con Stefano Collizzolli, prodotto da ZaLab in collaborazione con Medici Senza Frontiere (MSF), sarà proiettato a Palermo al Rouge et Noir, martedì 16 aprile alle 20.00, all'interno della rassegna "Le voci dell'inchiesta" organizzata dall'associazione CinemaZero. Sarà presentato da Beppe Ciaccio (Gruppo di Palermo di Medici senza Frontiere) e da Maria Concetta Sala (Biblioteca delle Donne - Centro di consulenza legale (UdiPalermo-onlus). Dove bisogna stare mostra l'impegno di quattro donne nei confronti dei migranti: Georgia Borderi, una ventiseienne di Como; Lorena Fornasier, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena Pozzallo, che lavora a Bussoleno e vive a Oulx, fra i monti dell'alta Valsusa; Jessica Cosenza, studentessa a Cosenza. Quattro donne di diversa età che vengono da contesti diversi, accomunate da percezioni, pensieri e azioni che le hanno spinte a fermarsi di fronte a situazioni di marginalità e di esclusione e a rimanere là dove hanno sentito che bisognava stare. Donne che praticano l'accoglienza e che permettono di attraversare, con semplicità e senza volere impartire lezioni, il territorio umano del riconoscimento dell'altro a partire da sé, ponendo domande e lasciando a noi le risposte. "In un periodo in cui chi opera per salvare le vite di persone costrette a fuggire dalla guerra e dalla miseria subisce forti pressioni e chiari episodi di criminalizzazione, questo documentario vuole cambiare la narrazione dominante sulla percezione che hanno gli italiani sulla presenza di persone migranti nel nostro Paese" dichiara Claudia Lodesani, infettivologa, presidente di MSF in Italia.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza