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Mafia: blitz dei carabinieri a Trapani, 25 arresti

Mafia: blitz dei carabinieri a Trapani, 25 arresti

Anche due politici tra cui l'ex deputato regionale Ruggirello

PALERMO, 05 marzo 2019, 14:23

Redazione ANSA

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Operazione 'Scrigno ', da sx in alto: Alcamo Michele, Angiler - RIPRODUZIONE RISERVATA

Operazione  'Scrigno ', da sx in alto: Alcamo Michele, Angiler - RIPRODUZIONE RISERVATA
Operazione 'Scrigno ', da sx in alto: Alcamo Michele, Angiler - RIPRODUZIONE RISERVATA

Oltre 200 carabinieri del Comando Provinciale di Trapani hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di 25 esponenti della mafia trapanese. Il provvedimento, emesso dal gip di Palermo, su richiesta della dda, ipotizza le accuse di associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, estorsione, danneggiamento. In cella sono finiti, oltre ai vertici del mandamento di Trapani (rappresentati dai fratelli Francesco e Pietro Virga, figli del boss ergastolano Vincenzo), esponenti di spicco della “famiglia” mafiosa di Paceco e della “famiglia” di Marsala.

Tra gli arrestati nell'ambito dell'operazione antimafia della dda di Palermo, guidata da Francesco Lo Voi, ci sono due esponenti politici. Si tratta dell'ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello, accusato di associazione mafiosa, e dell'ex assessore comunale di Trapani Ivana Inferrera, indagata per voto di scambio politico-mafioso. Secondo gli inquirenti, i due politici si "offrivano" ai mafiosi, proponendosi come "punti di riferimento" per i clan e arrivando, in alcuni casi, addirittura ad affidare loro la gestione della campagna elettorale. Ruggirello, 52 anni, trapanese, eletto all'Ars due volte, è stato deputato questore. Si è candidato alle ultime elezioni politiche ma non ce l'ha fatta. Inferrera, 55 anni e una laurea in Conservazione dei beni culturali, è stata direttrice del museo della preistoria e nel 2013 è stata nominata assessore alle Strategie di sviluppo, alle politiche sociali e al Turismo del Comune di Trapani.

Nell'ambito dell'operazione è stato eseguito anche un sequestro di beni, società ed esercizi commerciali per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Tra i beni sequestrati anche il Grand Hotel Florio di Favignana.

"18 arresti tra Napoli, Roma e Caserta, vasta operazione nel Foggiano, 26 persone in manette a Trapani tra cui un ex deputato regionale del Pd accusato di associazione mafiosa: le Forze dell'Ordine ci fanno cominciare bene la giornata! Grazie alle donne e agli uomini in divisa: nelle ultime ore hanno stroncato alcuni clan mafiosi dediti al traffico di droga e non solo. Non ci fermiamo!". Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.

C'è ancora la famiglia Virga al comando di Cosa nostra a Trapani. I capi sarebbero Pietro e Francesco Virga, fratelli, figli dello storico boss ergastolano Vincenzo. Emerge dall'indagine dei carabinieri che oggi hanno arrestato 25 tra boss e gregari a Trapani. Ai vertici del clan anche Francesco Orlando, ex consigliere comunale del Psi, "uomo d'onore riservato" ed ex segretario particolare del deputato regionale Bartolo Pellegrino. Entrambi i Virga sono già stati condannati per mafia. "L'obiettivo della organizzazione mafiosa, in base agli esiti delle investigazioni, rimane quello di acquisire il controllo di attività economiche, soprattutto nel campo dell'edilizia e della gestione dei rifiuti, e di raccogliere consensi elettorali in occasione delle varie consultazioni", sostengono i magistrati della Dda che hanno coordinato le indagini.

"Mi sto giocando tutte le carte per questi politici, vedi che mi devi dare una mano ah! Una mano buona!...... Dobbiamo raccogliere voti... tu... lo sai che se le cose vanno bene a me... vanno bene a tutti, mi pare che è stato sempre così qua..." Così il boss trapanese Pietro Virga spiegava agli amici perché era fondamentale garantire l'appoggio elettorale ai suoi candidati. E' uno dei particolari dell'inchiesta sulla mafia di Trapani che ha portato a 25 arresti tra cui quello dell'ex deputato regionale del Pd Paolo Ruggirello. "Deve salire a dritta il marito è uno che ha amicizie forti là a Roma. E se noi arriviamo a questa a portarla là, qualche cosa possiamo concludere è giusto?", diceva Virga riferendosi a un'altra candidata, Ivana Inferrera, dell'Udc anche lei arrestata.

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