"Prosegue con efficienza,
competenza e capacità di innovazione organizzativa, l'attività
della Procura di Catania, la quale ha inciso su fenomeni
globali, quali le nuove strategie della criminalità organizzata,
la corruzione e la tratta degli esseri umani, conseguendo
risultati capillari e diffusi, che si segnalano per la capacità
di intercettare non solo singoli episodi delittuosi, ma
strategie criminali che operano con carattere di sistematicità e
progettualità". Lo afferma il presidente della Corte d'Appello
di Catania Giuseppe Meliadò nel discorso di inaugurazione
dell'Anno Giudiziario.
"La collaborazione instaurata con le associazioni
internazionali - ha aggiunto - e i soggetti istituzionali (anche
stranieri) coinvolti nel fenomeno degli sbarchi ha consentito,
in particolare, nell'anno decorso di iscrivere sul registro noti
per il reato di tratta ben 25 procedimenti, gettando luce su un
cono d'ombra particolarmente inquietante per le prospettive
stesse di protezione umanitaria, fortemente attenzionate nel
distretto, per come dimostra l'intensa ed encomiabile attività
di collaborazione interistituzionale promossa dal Tribunale per
i minorenni in favore dei migranti minorenni soli e delle
migranti di sesso femminile, provenienti dalla Nigeria e vittime
di tratta e di sfruttamento della prostituzione, con esiti
assolutamente positivi riguardo ai percorsi di integrazione e di
tutela".
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