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Quando il cibo diventa star della tv, studiosi a convegno

Quando il cibo diventa star della tv, studiosi a convegno

A Palermo semiologi e esperti internazionali analizzano fenomeno

PALERMO, 26 novembre 2018, 11:22

Redazione ANSA

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Food Festival © ANSA/EPA

Food Festival © ANSA/EPA
Food Festival © ANSA/EPA

"La moda del cibo e della cucina (degustazioni dovunque, spadellate in tv a tutte le ore, food blogger che si atteggiano a guru, chef che fanno da opinion leader) ha invaso da tempo le nostre vite, dentro e fuori i media. Crediamo sia arrivato il momento di prendere questo fenomeno sul serio, al di là di chi lo ama e di chi lo odia, e di studiarlo come fatto al tempo stesso culturale e sociale, antropologico e semiotico. Finiti i fasti un po' fatui della 'gastromania', possiamo tornare alle verità del cibo". Lo afferma il semiologo Gianfranco Marrone, organizzatore del XLVI congresso annuale dell'associazione italiana studi semiotici (Aiss), che si terrà dal 30 novembre al 2 dicembre 2018 a Palermo. I lavori si apriranno, venerdì alle 9, nella Sala Mattarella del Palazzo dei Normanni. Le sessioni nei giorni seguenti si terranno al Museo delle Marionette. Nelle tre giornate verranno affrontate le tematiche inerenti le "Politiche del gusto" nelle sue molteplici declinazioni legate a "mondi comuni, sensibilità estetiche, tendenze alimentari". A partecipare al simposio saranno esponenti nel settore della semiotica, estetica, sociologica, antropologica e storica provenienti dalle università di tutta Italia e del mondo: Massimo Montanari (Bologna), Paolo Fabbri (LUISS Roma), Ugo Volli (Torino), Nicola Perullo (Pollenzo), Giulia Ceriani (Siena), Anthony Tamburri (New York), Jean-Jacques Boutaud (Digione), Antoine Hennion (Parigi), Mohamed Bernoussi (Meknès), solo per citarne alcuni. Ma anche personaggi del mondo del food come l'enologo Sandro Sangiorgi (Porthos) o il critico gastronomico Marco Bolasco (Giunti editore).
    "La scienza dei segni - dice Anna Maria Lorusso, presidente dell'Aiss - ha da sempre studiato il cibo come una forma di linguaggio. Ma è da qualche anno che, soprattutto grazie al gruppo di ricerca semiotica palermitano, sta facendo passi da gigante. La cucina ha una precisa grammatica e una sintassi definita, così come il cibo una sua retorica". "Al convegno - continua Lorusso - ci saranno circa cento interventi, fra relazioni, comunicazioni e tavole rotonde, che spazieranno fra molti temi, come le diverse culture alimentari, la struttura dei menu attuali, il potere della tavola, il valore sociale delle diete, il food design e tanto altro". Evento collaterale al congresso è il premio "SemioFood" per la migliore comunicazione di brand delle aziende siciliane nel settore dell'enogastronomia.
   

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