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Migranti: naufraghi, oltre 70 i dispersi

Migranti: naufraghi, oltre 70 i dispersi

Superstiti salvati da nave Trenton, a Pozzallo con nave Diciotti

POZZALLO (RAGUSA), 20 giugno 2018, 14:41

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sarebbero oltre 70 i dispersi del naufragio del gommone che si è spaccato in due in mare, al lago della Libia, avvenuto la settima scorsa al largo della Libia. A bordo c'erano oltre 110 persone. Tra le vittime anche lo scafista che è finito in mare. E' quanto hanno ricostruito i superstiti soccorsi da nave Preston, della marina militare Usa, e arrivati nella tarda serata di ieri a Pozzallo su nave Diciotti della Guardia Costiera. Alcuni di loro hanno perso dei familiari con i quali viaggiavano.

  "Durante un trasbordo su nave Diciotti - racconta Lucilla Garufi di Intersos - abbiamo preso i superstiti del naufragio. Ovviamente li abbiamo trovati in una condizione molto vulnerabile. Soprattutto le ragazze. C'erano delle nigeriane che hanno raccontato di avere perso amici e familiari durante la tragedia, e, soprattutto, li hanno visti affondare e annegare sotto i loro occhi". Tra i dispersi, conferma, una donna incinta e una mamma con la figlia neonata. Tra i superstiti non ci sono bambini.
"Noi cerchiamo di ascoltare e di stare accanto alle donne, ma soprattutto ai minorenni - sottolinea Lucilla Garufi - spesso capita che dietro queste tragedie ci siano bambini che frequentemente capita siano soli e si trovino ad affrontare delle sofferenze particolari. Come il caso del bambino di 8 anni che ha dovuto affrontare il viaggio da solo dall'Eritrea fino a qui. Ovviamente sono storie che colpiscono, ma abbiamo gli strumenti per affrontarle nel modo migliore".
Tra i migranti a bordo di nave Diciotti, osserva, "c'era la voglia di arrivare presto, perché la voglia di arrivare presto c'è sempre per la speranza di ricominciare una nuova vita".
Il progetto Unicef permette a InterSos di avere personale a bordo di nave Diciotti della guardia costiera anche durante la navigazione e le operazioni di soccorso. "Il nostro principio - spiega Lucilla Garufi - è l'umanità nei confronti dei migranti a prescindere dalla situazioni che si creano perché noi ci teniamo ad essere presenti e da dare supporto e aiuto a chi ne ha bisogno. Il rapporto con la Guardia costiera - ci tiene a sottolineare - è consolidato ed è veramente ottimo".

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