La Regione siciliana si prepara a
pagare oltre 200 milioni di interessi ereditati dall'avventura
finanziaria con i prodotti derivati subordinati
contrattualizzati agli inizi del Duemila, al tempo del governo
di Totò Cuffaro. Secondo quanto emerge dai documenti consultati
dall'ANSA se l'attuale governo non rimodulerà gli onerosi
contratti a suo tempo stipulati con le banche d'affari Nomura,
Merril Lynch e Deutsche Bank la perdita complessiva supererà i
300 milioni di euro. Il dato si evince anche dal rendiconto
della Regione per il 2017, al vaglio della Corte dei Conti che
già in passato aveva sollevato il problema lanciando l'allarme.
Non solo. Sempre secondo quanto appurato dall'ANSA tra i
dirigenti regionali che all'epoca parteciparono alla valutazione
dei derivati strutturati poi sottoscritti, nessuno avrebbe avuto
contezza effettiva dei termini abbastanza complessi contenuti
nei contratti e dell'impatto che queste operazioni avrebbero
avuto con gli interessi passivi.
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