Si chiude tra prescrizioni e
assoluzioni il processo per intestazione fittizia a carico del
costruttore Francesco Francofonti, ritenuto vicino alla cosca
mafiosa di Brancaccio, di Antonino Vernengo, esponente della
omonima famiglia mafiosa e di tre donne Rosa Francofonti, figlia
dell'imputato, Giuseppe Provenzano, moglie di Vernengo, e Angela
Caruso.
Secondo l'accusa Francofonti e Vernengo avrebbero in una
prima fase intestato fittiziamente alle tre donne la società
Palermo Recuperi srl per sottrarla alle misure di prevenzione e
anni dopo avrebbero ceduto loro quote dell'attività. Per
l'ipotesi di intestazione fittizia gli imputati sono stati tutti
assolti; per la cessione delle quote le tre presunte prestanome
sono state scagionate, mentre per Vernengo e Francofonti, caduta
l'aggravante mafiosa, è stata dichiarata la prescrizione. I
fatti sono del 2008.
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