"Alla fine di questo quinquennio la
Sicilia sarà diversa da quella che ho trovato: non voglio fare
rivoluzioni ma consegnare una Sicilia normale, persino il
diritto alla normalità è stato espropriato in questi decenni. Io
sarò il presidente della semina, non del raccolto; voglio
recuperare una regione in cui si è persa la speranza ma è tanta
voglia di riscossa, voglio recuperare chi si è allontanato ed
evitare che chi c'è voglia andarsene". Così il presidente della
Regione Siciliana Nello Musumeci alla stampa estera per la
presentazione de "La Sicila che verrà".
"La Sicilia deve tornare a essere la porta dell'Europa dal
Medio Oriente all'Africa e verso il nord; lavoro affinchè chi
arriva da fuori e cerca l'Europa non la debba cercare a Parigi o
a Bruxelles ma a Palermo, Catania, Messina, Agrigento".
"Non ci possiamo permettere il diritto di litigare o di
dividerci, abbiamo tutti il dovere di dialogare per costruire un
progetto diverso", ha aggiunto Musumeci, riferendosi a Leoluca
Orlando, accanto a lui sul palco dei relatori e ricordando che
solo pochi giorni fa ha incontrato il sindaco di Catania Enzo
Bianco.
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