A due mesi dagli abusi subiti
mentre prestava servizio nella guardia medica di Trecastagni,
nel Catanese, Serafina Strano, la dottoressa aggredita e
violentata nella notte tra il 18 e il 19 settembre, definisce
"tugurio" quell'ambulatorio medico dove un ventiseienne ora in
carcere, Alfio Cardillo, l'ha violentata per ore e dove i suoi
colleghi continuano a lavorare senza che nulla sia cambiato. Lo
fa a Palermo nel corso un'iniziativa sul contrasto al fenomeno
della violenza sulle donne medico nel luogo di lavoro. E accusa
i vertici dell'Asp che l'hanno esposta al rischio "e verso i
quali la magistratura dovrebbe aprire un'inchiesta parallela".
"E' ineccepibile quanto stanno facendo i magistrati nei
confronti del mio aggressore; però ci sono dei corresponsabili.
Si dovrebbe aprire un'inchiesta parallela sui dirigenti dell'Asp
che mi hanno esposto a quel rischio. Non voglio far polemiche,
ma qual è l'organo che deve far assumere responsabilità ai
dirigenti, se non la magistratura?".
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