Doppio ricorso, della Procura
generale e del collegio di difesa, in Cassazione contro la
sentenza con cui, il 31 marzo scorso, la Corte d'appello di
Catania ha assolto dall'accusa di concorso esterno
all'associazione mafiosa l'ex governatore della Sicilia Raffaele
Lombardo, condannandolo a due anni, pena sospesa, per corruzione
elettorale aggravata dal metodo mafioso, ma senza i caratteri
dell'intimidazione e della violenza. La sentenza ha riformato la
decisione di primo grado di condanna a sei anni e otto mesi,
emessa il 19 febbraio 2014 dal Gup Marina Rizza col rito
abbreviato. Opposte, ovviamente, le richieste avanzate: la
Procura generale ha presentato ricorso contro l'assoluzione
dell'ex presidente della Regione dall'accusa di concorso esterno
all'associazione mafiosa; il collegio di difesa di Raffaele
Lombardo ha chiesto annullamento della condanna a due anni di
reclusione per corruzione elettorale aggravata dal metodo
mafioso. La data dell'udienza in Cassazione non è stata ancora
fissata.
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