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Sicilia: liste creano tensioni a Musumeci e Micari

Fibrillazioni tra L.Orlando e Pd; rischia saltare ticket Armao

(di Alfredo Pecoraro) (ANSA) - PALERMO, 4 OTT - Tensioni e fibrillazioni nei partiti del centrodestra e del centrosinistra a poche ore dalla presentazione delle liste provinciali e dei listini regionali per il voto in Sicilia del 5 novembre, i cui termini si apriranno domattina e scadranno dopodomani pomeriggio.
    Il nodo della coalizione che sostiene Nello Musumeci è il listino: i sei nomi che saranno eletti di diritto in caso di vittoria del candidato alla presidenza della Regione.
    Nell'elenco non ci sarebbe posto per Gaetano Armao, l'uomo che Berlusconi voleva come candidato governatore e che alla fine aveva accettato il ticket, con il ruolo di vice-Musumeci e l'impegno ad avere assegnata la delega all'Economia. Musumeci avrebbe deciso di inserire Gianfranco Miccichè, commissario di Fi in Sicilia, per dare maggiore peso elettorale al listino e avere così più garanzie rispetto alla presenza di Armao, che non è sostenuto da una propria lista in quanto il suo movimento, 'Sicilianindignati' non si presenta col proprio simbolo. Vano sarebbe fino a questo momento il tentativo di Miccichè di convincere Musumeci, impegnato a tenere in equilibrio la presenza nel listino dei partiti che fanno parte della coalizione, ad allargare anche all'avvocato, che ha già convocato per domattina una conferenza stampa, facendo intendere che, in caso di esclusione ufficiale dal listino, potrebbe defilarsi. Nel centrosinistra il nodo, invece, è la lista "Micari presidente-Arcipelago Sicilia", quella che avrebbe dovuto raccogliere i candidati civici spinti da Leoluca Orlando nei collegi di ogni provincia. Il sindaco, è l'accusa che arriva da ambienti del Pd, avrebbe consegnato un elenco molto parziale di nomi, chiedendo ai partiti della coalizione di fare la loro parte per finire di riempire le liste dove ci sarebbero i vuoti maggiori, come a Catania, Siracusa e Ragusa ma anche in altre provincie, ad eccezione di Palermo ed Enna. Due gli scenari possibili, a questo punto. Quello principale porta a Rosario Crocetta. Il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, è in pressing nei confronti del governatore per convincerlo a trasferire i propri candidati dalla sua lista 'il Megafono' a quella di 'Micari presidente', rinunciando dunque al suo simbolo; Crocetta al momento sembra resistere perché considera fondamentale la presenza del 'Megafono', ricordando l'accordo raggiunto con Matteo Renzi, alla base della sua decisione di rinunciare a candidarsi per il secondo mandato, aprendo la strada al rettore di Palermo. Se il forcing di Raciti, che da ore è chiuso nella stanza di Crocetta, dovesse fallire, sarebbe pronto un piano B con una rosa di candidati, non di primo piano, da inserire nella lista al fotofinish. "La consegna delle liste domani è certamente un momento importante perché da' un segnale di svolta e cambiamento alla vita della regione, specialmente con la candidatura di Micari che ha tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà - dice Leoluca Orlando - Noi stiamo facendo appello a tutte le forze politiche perché sostengono questa candidatura che è autenticamente alternativa a tutte le altre e di grande prestigio, decoro, dignità. Credo che i siciliani la meritano per superare momenti per i quali qualcuno in passato ci ha fatto vergognare di essere siciliani".(ANSA).
   

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