Restituire la musica delle proprie
origini a chi è stato costretto a fuggire dal proprio paese a
causa di guerre, violenze e persecuzioni: è l'intento del
#WithRefugees tour del cantautore italo-francese Sandro Joyeux,
con il supporto dell'Agenzia Onu per i Rifugiati (Unhcr). Il
tour partirà simbolicamente da Lampedusa il 1 ottobre,
nell'ambito delle celebrazioni per la Giornata nazionale in
memoria delle vittime dell'immigrazione, e proseguirà fino a
dicembre toccando le principali città italiane, tra cui Roma,
Napoli, Palermo, Firenze, Bologna e Milano.
L'Unhcr ha voluto sostenere il tour attraverso #WithRefugees,
la campagna globale lanciata nel 2016 con l'obiettivo di rendere
visibile la solidarietà verso i rifugiati a livello globale. Nel
2017 la campagna vuole promuovere tolleranza e non
discriminazione a livello nazionale e internazionale,
rafforzando il contratto sociale tra le comunità di accoglienza
e le comunità di rifugiati. In quest'ottica, il tour di Joyeux,
grazie alla collaborazione anche dello Sprar (Sistema di
Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), mira a
coinvolgere attivamente nei concerti le comunità di rifugiati
ospitate nei centri di accoglienza dei vari territori, fornendo
e restituendo accesso alla musica ai beneficiari di protezione
internazionale.
Sandro Joyeux è stato una delle sorprese del concertone del
Primo Maggio 2015 a Piazza San Giovanni a Roma. Parigino di
nascita (1978), giramondo per vocazione, ha percorso più di
mezzo milione di chilometri con la chitarra sulle spalle per
raccogliere tradizioni, dialetti e suoni del Sud del mondo.
Canta in francese, inglese, italiano, arabo e in svariati
dialetti come il Bambarà, il Wolof, il Dioulà. Nel 2012 ha
ideato l'Antischiavitour, un tour a sostegno dei braccianti
stagionali stranieri lungo tutta la penisola, che lo ha portato
a suonare in tutti i luoghi simbolo dello sfruttamento della
manodopera migrante, ma anche nel Cara di Castelnuovo di Porto
(Roma) e in numerosi progetti Sprar.
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