"E' stata una truffa nei miei
confronti. Ascoltando le intercettazioni sono certo che fu così,
ma resta la mia responsabilità morale. Siamo stati sanzionati
col massimo della pena, eppure Arbotti, coinvolto a pieno
titolo, è stato assolto per l'imputazione dell'articolo 2, che
di fatto ha condannato il Catania alla retrocessione". Lo ha
affermato l'ex presidente del Calcio Catania, Nino Pulvirenti,
parlando dell'inchiesta 'Treni del gol', sull'acquisto di
partite nel campionato di B, durante una conferenza stampa. "La
frase sulla pressione dei tifosi nella vicenda scommesse - ha
riconosciuto Pulvirenti - fu infelice, chiedo scusa a chi si è
sentito offeso. Non volevo addossare responsabilità ad altri.
Non vado ancora allo stadio nonostante possa, visto che il Daspo
è scaduto, perché provo disagio nell'incontrare le persone, è un
aspetto che non ho ancora superato. Non so quando tornerò al
Massimino, lo farò quando mi sentirò meglio con la mia
coscienza".
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